Corretta erogazione del salario accessorio e piano della performance

Approfondimento di Vincenzo Giannotti

I giudici contabili sono stati chiamati a decidere sulla corretta erogazione del salario accessorio dei dirigenti e del restante personale dei livelli, a fronte di un piano della performance adottato quasi a fine esercizio, rendendo illegittima la relativa erogazione. A tal fine, la Corte dei conti siciliana (deliberazione n. 12/2020) ha chiesto spiegazioni dettagliate all’Organo di revisione contabile.

La vicenda

In ragione del ritardo nell’approvazione dei documenti contabili, i giudici contabili siciliani hanno chiesto all’ente di precisare la contabilizzazione del salario accessorio, nonché l’adozione del piano della performance e dell’assegnazione degli obiettivi, nell’arco temporale di tre anni (periodo 2016-2018).

La risposta del Comune

In riscontro ai chiarimenti dei magistrati contabili, l’ente ha evidenziato come   le somme del salario accessorio fossero state impegnate in base all’esigibilità delle stesse e l’impegno sia stato assunto per le voci di salario accessorio già disciplinate dal contratto nazionale (risorse fisse) mentre, le risorse variabili legate alla produttività, l’impegno è avvenuto dopo la stipula del contratto decentrato del 2016, a valere per l’anno 2016, quale seconda annualità del bilancio di previsione, in costanza del bilancio provvisorio. Avuto riguardo al piano della performance ed all’assegnazione degli obiettivi, è stato precisato che, per gli anni 2016, 2017 e 2018, sono stati annualmente assegnati obiettivi ai dirigenti di settore e predisposto un Piano degli obiettivi, giuste le determinazioni del segretario generale del mese di luglio 2016, di ottobre 2017 e di novembre 2018.

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