La legge delega Madia (legge n.124/2015) viola la Costituzione laddove prevede di riformare l’assetto pubblico solo “previo parere” e non “previa intesa” con le Regioni. In materie su cui queste non possono essere solo consultate: dai dirigenti della sanità alle partecipate e ai servizi locali come trasporti, rifiuti, illuminazione.
La legge delega deve quindi cambiare e di conseguenza anche tre su quattro dei decreti delegati “incriminati”. Si salva solo il testo unico del pubblico impiego, ma solo perché non ancora approvato dal Consiglio dei ministri (c’è tempo fino a febbraio). Mentre gli altri tre (dirigenti, partecipate, servizi pubblici) devono di fatto essere riscritti.
LEGGI la SENTENZA della Corte costituzionale 25/11/2016 n. 251
Novità editoriale:
Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego
di Livio Boiero
Il volume risulta importante sia per il datore di lavoro, che deve applicare le sanzioni, sia per il dipendente che si trova coinvolto in un procedimento disciplinare, al fine di impostare correttamente la propria difesa.
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