Si tratta di fondi che ammontano a circa 100 mln di euro, poca roba se si usassero genericamente per tutti i disoccupati, ma potrebbero rappresentare un ‘bonus’ più sostanzioso se si optasse per un intervento selettivo, per i soggetti più vulnerabili. I decreti istituiscono inoltre un data base unico che accorpa le informazioni di tutti gli organi competenti, Inps, Miur, ecc, per chi cerca lavoro. “Avere informazioni chiare e complete anche sulla situazione patrimoniale è un asset fondamentale per un efficace servizio, con garanzie di equità e trasparenza. Cruciale anche l’attribuzione di nuove funzioni in capo all’Agenzia, inclusi i corsi di formazione, anche in collegamento con il Ministero dell’istruzione – sottolinea ancora Del Conte – non solo per colmare il gap tra la scuola e l’ingresso nel mondo del lavoro, ma anche per formare e reindirizzare i lavoratori in nuovi settori in caso di crisi aziendali complesse o dove ci siano piani di reindustrializzazione”.
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