CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, allargati gli incentivi anche ai segretari

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024 delle Funzioni Centrali, ha ottenuto la firma definitiva, annunciando una serie di innovazioni significative per il settore

19 Novembre 2025
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Il 28 ottobre 2025 è stato sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dell’Area Funzioni Centrali per il triennio 2022-2024, che interessa ministeri, agenzie fiscali e Enti pubblici non economici. Si tratta di un rinnovo contrattuale che segna un passaggio importante per la Pubblica Amministrazione, introducendo strumenti di partecipazione più efficaci, nuove politiche di gestione delle risorse umane e significativi miglioramenti retributivi.
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Più collaborazione tra Amministrazioni e sindacati, attenzione alle generazioni e alla formazione

Tra gli elementi qualificanti del nuovo CCNL spicca la revisione delle materie di confronto e contrattazione integrativa, volta a rafforzare il dialogo e la cooperazione tra amministrazioni e organizzazioni sindacali. Viene inoltre introdotto un innovativo approccio di age management, che valorizza le differenze generazionali e promuove un patto intergenerazionale fondato sul reciproco scambio di competenze: i lavoratori più esperti diventano mentori dei più giovani, mentre questi ultimi possono restituire valore attraverso un “reverse mentoring”, in particolare sulle competenze digitali.
Grande rilievo anche per la formazione del personale, riconosciuta come leva strategica per la transizione digitale e l’evoluzione professionale. Il contratto prevede percorsi mirati all’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale e dei Large Language Models, con fondi dedicati alla crescita del capitale umano e allo sviluppo delle qualificazioni professionali.

Aumenti e arretrati: gli effetti economici del rinnovo

Sul piano economico, l’accordo prevede incrementi medi mensili di 558 euro per tredici mensilità, con punte di 980 euro per i dirigenti di prima fascia e 545 euro per quelli di seconda fascia. Gli arretrati medi riconosciuti ai dipendenti fino a ottobre 2025 ammontano a circa 9.400 euro, segnando un intervento significativo sul potere d’acquisto e sulla valorizzazione delle professionalità dell’amministrazione centrale.

Novità per i segretari comunali: anche a loro gli incentivi tecnici del contratto dirigenti

Il recente accordo 2022/24 sul contratto dei dirigenti delle Funzioni Locali introduce significative novità per i segretari comunali. Oltre agli aumenti del trattamento fondamentale (fino a €230 al mese) e delle indennità di posizione (da €689 a €3.653 all’anno), l’intesa mira a rafforzare il ruolo dei segretari. Un punto cruciale è la conferma dell’indennità di galleggiamento, che garantisce al segretario una retribuzione di posizione non inferiore a quella più alta goduta da un dirigente interno, tutelando la funzione apicale.
La novità più rilevante è l’estensione ai segretari degli incentivi per le funzioni tecniche, finora riservati ad altro personale. Saranno erogati se svolgono attività tassativamente previste dal d.lgs 36/2023. Sul fronte dell’indennità di risultato sono previste fasce incrementali: può arrivare al 15% negli Enti con dirigenza e nelle Unioni di Comuni, nei capoluoghi e nelle Province, se gli abitanti degli Enti aderenti corrispondono a quelli di una fascia superiore rispetto al Comune utilizzatore, e fino al 20% negli Enti metropolitani.

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