Funzione Pubblica. Monitoraggio sulle semplificazioni introdotte dal “Decreto del Fare”. Semplificazione e risparmi per le imprese

Con comunicato del 16/10/2013 si precisa che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha sottoposto a monitoraggio, con la collaborazione di Unioncamere, l’attuazione delle seguenti semplificazioni:

1 ) la “decertificazione” nei rapporti tra imprese e PA e, in particolare, l’attuazione dell’art. 15 della legge n.183 del 2011 , che ha disposto che i certificati non siano più validi e utilizzabili nei rapporti tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione, ma possano essere usati solo nei rapporti con i soggetti privati quali ad esempio banche ed assicurazioni;

2) la previsione dell’acquisizione d’ufficio della documentazione antimafia prevista dall’art. 6 del decreto legge n. 5 del 2012 “Semplifica Italia” e la disposizione introdotta dal d.lgs. n. 218 del 2012 , che ha previsto l’eliminazione della certificazione camerale con dicitura antimafia. La documentazione antimafia viene oggi acquisita esclusivamente d’ufficio presso le Prefetture;

3) le previsioni del Codice dell’amministrazione digitale in materia di scambio dei dati per via telematica.

1. Il taglio dei certificati

L’impatto delle semplificazioni è un taglio di circa 900.000 certificati all’anno, rispetto a quelli rilasciati dalle Camere di Commercio alle imprese nel 2011, prima dell’adozione delle misure di semplificazione  divenute operative a gennaio 2012 (decertificazione), a maggio 2012 (acquisizione d’ufficio certificazioni antimafia), a febbraio 2013 (acquisizione d’ ufficio esclusivamente presso le prefetture). Si passa dai 1.600.000 certificati all’anno rilasciati prima della semplificazione a circa 700.000 all’anno con una riduzione del 55% .

Tabella  1–Numero di certificati rilasciati prima e dopo gli interventi di semplificazione (stime)

Certificato

Numerosità

prima della riforma

(2011)

Numerosità

dopo la riforma

(stime)

Differenza prima/dopo riforma

(v.a.)

Differenza prima/dopo riforma

 (%)

Certificato camerale

919.868

720.249

-199.619

-22%

Antimafia

694.080

0

-694.080

-100%

TOTALE

1.613.948

720.249

-893.699

-55%

 

Fonte: Elaborazioni su dati Sistema informativo camerale

Il dato relativo alle certificazioni camerali “post-riforma” è stato stimato sulla base del numero delle certificazioni camerali rilasciate nel periodo gennaio-agosto degli anni 2011 e 2013. Proiettando su base annua il numero di certificati rilasciati nei primi otto mesi del 2013 (483.000), tenendo conto della proporzione dei certificati rilasciati nei primi otto mesi del 2011 (617.000) sul totale di quelli rilasciati nel corso dell’intero anno 2011, si arriva a stimare un totale annuo di certificati camerali “post-riforma” pari a circa 720 mila, con un risparmio di circa 200 mila certificati l’anno rispetto al 2011. Le certificazioni camerali con dicitura antimafia che erano 694.000 nel 2011, sono scese a 464.000 nel 2012 e sono acquisite esclusivamente d’ufficio dalle prefetture a partire dal 13 febbraio 2013 .

La minore riduzione in termini percentuali nel numero delle certificazioni camerali si spiega tenendo conto del fatto che le certificazioni camerali hanno una larga utilizzazione nei confronti di soggetti privati (banche, assicurazioni, committenti privati), mentre la documentazione antimafia è richiesta esclusivamente dalla PA.

2. Eliminare i certificati attraverso lo scambio di dati per via telematica: Il sistema verifiche PA

VerifichePA è il servizio delle Camere di Commercio per la verifica dell’autocertificazione d’impresa da parte delle pubbliche amministrazioni. Attraverso il sistema VerifichePA nel periodo gennaio-agosto 2013 sono state effettuati circa 209.000 controlli sui dati autocertificati. In questo modo, l’eliminazione dei certificati è accompagnata da controlli effettuati in tempo reale per via telematica che consentono procedure più veloci per le imprese.

Per accedere al sitooccorre registrarsi fornendo gli estremi della propria Pubblica Amministrazione: la registrazione al portale VerifichePA e la sottoscrizione di apposite convenzioni con InfoCamere danno accesso al servizio di verifica delle autocertificazioni.

3. I risparmi per le imprese

I risparmi per le imprese  sono stimati in circa 50 milioni di euro all’anno.

Le stime sono basate su un’indagine svolta nell’ambito delle attività di misurazione degli oneri amministrativi (MOA) dal Dipartimento della funzione pubblica. L’indagine, realizzata nel novembre 2012 su un campione di 727 imprese  con un numero di addetti compreso tra 5 e 249, ha consentito di rilevare le modalità di adempimento (ricorso agli intermediari, utilizzo delle procedure online, ecc.) e i costi sopportati dalle imprese per l’acquisizione di alcuni certificati, tra cui quelli camerali. 

La seguente tabella illustra i costi mediamente sostenuti da un’impresa per ottenere il certificato camerale e quello antimafia. Viene distinto il costo sostenuto per il rilascio del certificato da quello per acquisirlo e cioè dal costo per richiedere e ritirare un certificato allo sportello, online o tramite un intermediario, comprensivo del tempo impiegato per gli spostamenti.

II costo medio per rilascio di un certificato è stato fornito da Unioncamere, mentre quello sostenuto per richiederlo è tratto dall’indagine MOA Certificati del novembre 2012 e rappresenta il costo mediamente sostenuto dalle imprese , ottenuto come media ponderata dei costi connessi alle diverse possibili modalità di adempimento.

Tabella 2 – Costo unitario per tipologia di certificato distinto tra costo di rilascio e costo di acquisizione (costo del personale interno o dell’intermediario per il tempo impegnato nella richiesta e nel ritiro del certificato) (€)

Certificato

Costo rilascio

Costo acquisizione

Totale

Certificato camerale

18,6

19,7

38,3

Antimafia

24,6

39,2

63,8

Fonte: elaborazioni su dati Dipartimento della funzione pubblica – Indagine MOA Certificati e Unioncamere

 

Moltiplicando il costo medio unitario di ciascun certificato per il numero di certificati in meno stimati per la fase post-riforme (circa 200 mila certificati camerali e 700 mila antimafia), si ottiene una stima di risparmi pari a circa 8 milioni per i certificati camerali e a circa 44 milioni per i certificati con dicitura antimafia, per un totale di circa 52 milioni (cfr. tabella sotto). Tali risparmi rappresentano, rispettivamente, il 22% e il 100% del costo “pre-riforma” relativo ai certificati camerali e a quelli con dicitura antimafia, per un risparmio complessivo pari al 65% dei costi inziali (cfr. tabella 3).

 

Tabella 3 – Costi iniziali e risparmi a regime, per tipologia di certificato

Certificato

Costo unitario

(€)

N. certificati iniziali

Costo totale iniziale (migliaia di €)

N. certificati eliminati

Risparmio

(migliaia di €)

Risparmio

(%)

Certificato camerale

38,3

919.868

35.262

199.619

7.652

22%

Antimafia

63,8

694.080

 44.293

694.080

44.293

100%

TOTALE

1.613.948

79.555

893.699

51.945

65%

 

Fonte: elaborazioni su dati Dipartimento della funzione pubblica – Indagine MOA Certificati e Sistema informativo camerale

4. Il rilascio on line delle certificazioni fa risparmiare tempo e denaro

Come accennato, l’indagine MOA Certificati ha consentito di rilevare separatamente i costi collegati alle diverse possibili modalità di richiesta dei certificati.

Con riferimento ai certificati camerali, la seguente tabella mostra i vantaggi dell’acquisizione online, che ha un costo medio di circa 5 euro mentre quello per il rilascio allo sportello è pari a circa 33 euro e quello  tramite un intermediario è pari a circa  16 euro .

Tabella 4 – Costo unitario di acquisizione (costo del personale interno o dell’intermediario per il tempo impegnato nella richiesta e nel ritiro del certificato) per tipologia di certificato e modalità di adempimento (€)

Certificato

A sportello

 

Online

 

Intermediario

Media

Certificato camerale

32,7

 

5,3

 

16,3

19,7

Fonte: elaborazioni su dati Dipartimento della funzione pubblica – Indagine MOA Certificati

 

I risparmi potenziali associati all’informatizzazione delle procedure presentano quindi margini molto elevati; arrivando ad ipotizzare l’informatizzazione di tutte le richieste di certificati usati nei rapporti tra privati si realizzerebbe un ulteriore risparmio per le imprese pari a 10,4 milioni di euro l’anno. 

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