Il Caso Risolto sulle progressione verticale e mobilità: come gestire le assunzioni nell’Area Funzionaria e EQ

Il Comune può legittimamente opporsi al trasferimento temporaneo per motivi di indisponibilità dei posti, comunicando il dissenso entro 30 giorni e motivando l’impossibilità di accogliere la richiesta secondo la pianificazione del personale

20 Ottobre 2025
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Il quesito

Una dipendente comunale, inquadrata come Istruttore amministrativo nell’area dei Servizi Gestionali e Finanziari a tempo pieno ed indeterminato, ha richiesto di essere temporaneamente assegnata ad un altro Comune ai sensi dell’art. 42-bis del d.lgs. 151/2001, al fine di conciliare esigenze familiari e la presenza con il figlio minore. La richiedente risiede con il minore in un comune della provincia di Lecce, mentre il padre lavora in provincia di Torino.
Il Comune di destinazione, però, non prevede al momento assunzioni a tempo indeterminato per il profilo richiesto e ha già assegnato tutti i posti disponibili, pur godendo di buona capacità assunzionale. Si chiede se l’ente possa comunicare il dissenso alla richiesta e come debba motivarlo.

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La risposta

Il Legislatore, recependo le direttive comunitarie sulla tutela della famiglia, ha previsto che: “1. Il genitore con figli minori fino a tre anni di età dipendente di amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, può essere assegnato, a richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo complessivamente non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l’altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione. L’eventuale dissenso deve essere motivato e limitato a casi o esigenze eccezionali. L’assenso o il dissenso devono essere comunicati all’interessato entro trenta giorni dalla domanda. 2. Il posto temporaneamente lasciato libero non si renderà disponibile ai fini di una nuova assunzione“.
A differenza di amministrazioni dello Stato che abbiano collocazioni sul territorio nazionale, dove un diniego al trasferimento richiede una motivazione rafforzata legata ad eccezionali esigenze di servizio, per quanto concerne l’amministrazione di destinazione, diversa da quella di appartenenza del richiedente, il cui ambito è nel solo territorio del Comune, si ritiene sufficiente che l’ente indichi l’indisponibilità dei posti per poter accogliere la richiesta, rispondendo anche in dettaglio quanto sopra evidenziato nella domanda.

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