Enti locali: contabilità Accrual a regime non prima del 2030
di MATTEO BARBERO (da Italia Oggi)
L’indicazione è contenuta nella nota del Servizio Studi Dipartimentale della Ragioneria generale dello stato n. 148/2025, disponibile sul portale dedicato alla riforma 1.15 del PNRR che prevede l’adozione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale per tutte le amministrazioni pubbliche entro il 2026. Il documento, intitolato “La transizione verso un sistema di contabilità Accrual basato sugli Ipsas: lo standard Ipsas 33 First-time adoptione alcune esperienze internazionali”, fornisce importanti indicazioni di tipo procedimentale per orientare la transizione verso il nuovo assetto, che sarà necessariamente graduale. La riforma, sottolinea il paper della Rgs, è molto ambiziosa, anche perché l’Italia (a differenza di altri Paesi che hanno visto una implementazione di tipo settoriale o comunque limitata a specifici comparti della pubblica amministrazione) ha scelto, invece, un approccio totalitario.
Per questo, dopo il periodo preparatorio caratterizzato dalla scrittura delle regole e dalla fase “pilota” di loro prima applicazione (per la quale peraltro mancano ancora i decreti attuativi) si prevede una fase di transizione che sarà disciplinata da una legge di riforma contabile da emanare entro il 2026. Quest’ultima dovrà armonizzare i diversi sistemi contabili attualmente vigenti nei diversi comparti, fino allo loro totale sostituzione per la parte relativa alla rendicontazione. Le situazioni di partenza non sono omogenee, per cui la parola d’ordine sarà “gradualità”. Utile, a questo proposito, l’esperienza dei principi contabili internazionali Ipsas, che nel 2015 ha portato all’approvazione di uno specifico principio (Ipsas 33) per disciplinare la transizione, garantendo la possibilità di un’applicazione progressiva delle nuove regole secondo un meccanismo di temporanee esenzioni (da motivare in nota integrativa).
Il documento della Rgs contiene anche un’analisi della situazione comparto per comparto e prudenzialmente individua nel 2030 la scadenza per l’avvio della fase a regime. Ciò in particolare per gli enti territoriali che adottano la contabilità economico-patrimoniale a fini conoscitivi secondo le regole dettate dal d.lgs. 118/2011 (allegato 4/3). L’adozione del nuovo sistema di contabilità Accrual presuppone l’abbandono della matrice di transizione e l’adozione del nuovo piano dei conti e degli schemi di bilancio coerenti con gli Itas. Ciò richiederà un percorso di adeguamento dei sistemi informativi attualmente adottati che imporrà una fase di progettazione, di reperimento delle risorse e di realizzazione degli interventi ritenuti necessari. Inoltre, la numerosità ed eterogeneità delle amministrazioni coinvolte e la loro distribuzione sul territorio richiederà anche un massiccio e mirato intervento formativo, ulteriore alla formazione di base.
* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 21 maggio 2025 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)
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