Le indicazioni della Funzione Pubblica
La circolare n. 2/2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione ci dice che il lavoro agile o smart- working “costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni”. A tal fine “le PA prevedono modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura, escludendo appesantimenti amministrativi e favorendo la celerità dell’autorizzazione”. Questa disposizione ha come “primario obiettivo .. ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il loro spostamento”. Ci viene detto che, sulla base delle previsioni dettate dall’articolo 87 del d.l. n. 18/2020, si deve garantire “la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che si ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza”. Ed ancora, nella utilizzazione del lavoro cd agile “le PA prescindono dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti in via ordinaria e nella fase attuale il lavoro agile può essere svolto anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dall’amministrazione”. Nella ottica della semplificazione del ricorso a questo istituto “è ammessa la deroga all’accordo individuale, all’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro e alle comunicazioni relative all’assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali”…
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