Il dirigente-avvocato e il controllo dell’orario di lavoro

La giurisprudenza amministrativa torna a pronunciarsi sull’annosa questione che interessa gli avvocati degli enti pubblici e l’imposizione di sistemi di controllo dell’orario di lavoro attraverso i cartellini segnatempo.

14 Settembre 2017
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La giurisprudenza amministrativa torna a pronunciarsi sull’annosa questione che interessa gli avvocati degli enti pubblici e l’imposizione di sistemi di controllo dell’orario di lavoro attraverso i cartellini segnatempo.
E’ il Tar Campania, Salerno, sez. II, con una sentenza del 30 agosto 2017, n. 1368 ad affermare questa volta che la determinazione in forza della quale una ASL ha disposto la consegna di tesserini magnetici segnatempo anche agli avvocati-dirigenti dell’Azienda, ribadendo l’obbligo di relativa marcatura finalizzata al controllo sull’osservanza dell’orario di lavoro, pena l’adozione di misure disciplinari, deve ritenersi legittima.
Senza negare le prerogative di autonomia ed indipendenza degli avvocati degli enti pubblici, infatti, il Tar ritiene che l’amministrazione possa legittimamente impartire ordini di servizio riconducibili alla verifica funzionale del rispetto degli obblighi lavorativi di diligenza e correttezza nei confronti del datore di lavoro: gli avvocati non vanno esenti.
E’ la prima volta che il Tar Campania si pronuncia nel senso appena descritto.

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