Il preconsiglio dei ministri ha esaminato ieri, in vista della riunione del consiglio, le correzioni al dlgs 116/2016, la disposizione attuativa della legge 124/2015 introdotta poco dopo i fatti del comune di San Remo, per emendarla dai vizi di legittimità costituzionale derivanti dalla mancata intesa con le regioni, accertati dalla sentenza 251/2016 della Corte costituzionale, che, come si ricorda, ha causato lo stop alla riforma della dirigenza.
La norma anti furbetti del cartellino non viene troppo modificata. Restano confermati tutti i tempi particolarmente «sincopati» previsti per l’avvio e la conclusione del procedimento disciplinare che scaturisce se si colgono in flagrante i dipendenti pubblici infedeli, che attestano falsamente la propria presenza in servizio mentre sono in tutt’altre faccende affaccendati.
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