La natura giuridica del comando
Prima di rispondere alla questione della soggezione o meno della citata spesa alle limitazioni di cui all’art.9, comma 28, del d.l.78/2010, la nomofilachia contabile affronta la corretta definizione del “comando”, le cui caratteristiche fondamentali sono costituite dalla temporaneità e dall’interesse dell’amministrazione ricevente. In mancanza di una specifica definizione normativa, il comando è stato individuato dalla giurisprudenza in tutte quelle ipotesi in cui il dipendente pubblico è destinato a prestare servizio presso una P.A. diversa da quella di appartenenza, senza che si abbia la costituzione di un nuovo rapporto di impiego con l’ente destinatario della prestazione.
Novità editoriale:
LA LEGGE 241/90
commentata con la giurisprudenza
di Serafina Frazzingaro, Giuseppe Raffaele Macrì, Pierluigi Rotili
La recente riforma Madia (legge n. 124/2015) ed i relativi decreti attuativi hanno inciso notevolmente sull’azione e sull’organizzazione della Pubblica Amministrazione e, in particolare, sull’assetto del procedimento amministrativo come disciplinato dalla legge n. 241/1990.
Il presente volume racchiude le principali pronunce del diritto vivente giurisprudenziale – suddivise articolo per articolo della legge n. 241 – sino ad oggi emerse sui singoli istituti.
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