Fermi i tagli agli organici nel pubblico impiego

20 Gennaio 2013
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
Doveva essere uno dei fiori all’occhiello della spending review.
La riorganizzazione del personale della pubblica amministrazione, con il taglio del 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti, non sta procedendo secondo la tabella di marcia fissata originariamente dal Governo.
I Dpcm per il taglio delle dotazioni organiche dovevano essere varati entro i 31 ottobre 2012, ma sono ancora al vaglio dell’Economia.
Una volta varati, le singole amministrazioni gestiranno gli esuberi entro il giugno.
Complessivamente la prima fase del processo di riorganizzazione delle piante organiche dovrebbe produrre 7.416 eccedenze.
Ad essere coinvolte sono 50 amministrazioni.
A cominciare da nove ministeri.
Nel lungo elenco anche 21 enti di ricerca PROBABILITÀ DI VARO BASSA

Dia solo per via telematica ancora in stand by

Sul fronte delle semplificazioni di autorizzazioni e pareri per l’esercizio dell’attività edilizia, non ha ancora visto la luce il Dpr che dovrebbe individuare criteri e modalità per l’utilizzo esclusivo degli strumenti telematici ai fini della presentazione della denuncia di inizio attività (Dia).
Per l’adozione di questo provvedimento (contemplato dal primo decreto Sviluppo 83/2012) non è previsto un termine di scadenza.
Ma il Dpr (su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro per la Pa e la semplificazione) ha davanti un complesso iter che potrebbe ritardare molto la sua entrata in vigore.
Serve l’approvazione preliminare in Consiglio dei Ministri.
A seguire il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari.
Infine l’ok definitivo del Cdm.
Solo a quel punto sarà possibile pubblicazione in Gazzetta Ufficiale PROBABILITÀ DI VARO BASSA

Al traguardo il «tariffario» degli oneri amministrativi

Vicini al traguardo due decreti messi a punto dal ministero della Pubblica amministrazione, finalizzati a ridurre la burocrazia per cittadini e imprese.
Con il primo, attualmente all’esame della Corte dei conti, si chiede che ogni nuovo atto amministrativo di carattere generale contenga il consuntivo degli adempimenti introdotti e di quelli eliminati.
Il secondo, prossimo alla pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”, fa un passo ulteriore e cerca di quantificare, attraverso un apposito tariffario, quanto costa alla collettività ogni nuovo onere amministrativo.
L’obiettivo di entrambi i provvedimenti è di tenere sotto controllo la burocrazia e di fare in modo che gli obblighi a carico di cittadini e imprese si riducano.
I due decreti rendono attuative alcune disposizioni dello Statuto delle imprese (legge 180/2011) e si saldano con le novità del decreto “semplifica-Italia” (Dl 5/2012) PROBABILITÀ DI VARO ALTA

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento