Ddl concorrenza, nuove misure taglia-burocrazia per la Pa

Le principali novità del ddl concorrenza per la Pa riguardano:

  • il taglio alle autorizzazioni e gli adempimenti non necessari,
  • riduzione degli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese,
  • dimezzamento dei termini di conclusione dei procedimenti,
  • tracciabilità elettronica delle pratiche,
  • customer satisfaction, procedure semplificate e digitalizzate, come prevede il Pnrr. Ma anche un’ampia razionalizzazione dei controlli sulle attività produttive per renderli più efficienti e la realizzazione di un “testo unico” con le norme, coordinate e semplificate, per agevolare la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’installazione di nuovi impianti.

Il disegno di legge sulla concorrenza, contiene tre importanti deleghe in materia di semplificazioni delle procedure amministrative.

Semplificazione dei procedimenti amministrativi (art. 26)

Il Governo è delegato ad adottare, entro 24 mesi, uno più decreti legislativi per la ricognizione, la semplificazione e l’individuazione delle attività oggetto di procedimento di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, nonché quelle per cui è necessario il titolo espresso o è sufficiente una comunicazione preventiva. Con le norme attuative, dovranno essere eliminati gli adempimenti non necessari, anche modificando la disciplina delle attività private non soggette ad autorizzazione espressa, nel rispetto della normativa dell’Unione europea, e si dovrà prevedere il dimezzamento della durata dei procedimenti, monitorando i tempi e il livello di soddisfazione degli utenti.

Semplificazioni in materia di rinnovabili (art. 26)

Il Governo è delegato ad adottare, entro 12 mesi, uno o più decreti legislativi in materia di fonti energetiche rinnovabili, anche ai fini dell’adeguamento della normativa vigente al diritto dell’Unione europea, della sua razionalizzazione e semplificazione e della riduzione degli oneri regolatori a carico dei cittadini e delle imprese.

Semplificazione dei controlli sulle imprese (art. 27)

Il Governo è delegato ad adottare, entro 24 mesi, uno o più decreti legislativi per rendere più chiaro, coerente e proporzionato il sistema dei controlli sulle attività economiche, evitando inutili duplicazioni e rigidità delle amministrazioni di settore. In particolare, la delega, ispirata alle migliori pratiche europee e internazionali, punta a tre obiettivi: eliminare gli adempimenti non necessari; favorire la programmazione dei controlli per evitare sovrapposizioni di competenze e ritardi che possano ostacolare il normale esercizio dell’attività di impresa; consentire l’accesso ai dati e allo scambio di informazioni da parte dei soggetti con funzioni di controllo, anche attraverso l’interoperabilità delle banche dati.

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