La citata direttiva era condizionata (come anticipato nel nostro articolo) alla definizione dei decreti legislativi sul pubblico impiego e sulla performance, che oggi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale (d.lgs. n. 74/2017 e d.lgs. n. 75/2017).
Obiettivi:
1) incremento contrattuale (euro/mese 85 medi), per il quale saranno necessarie ulteriori risorse, oltre quelle già stanziate;
2) ripresa di nuove e più efficaci relazioni sindacali, con particolare riferimento al riequilibrio nel rapporto tra fonte legale e contrattuale ed alla individuazione di ulteriori ambiti di esercizio della partecipazione sindacale;
3) miglioramento della qualità dei servizi e della produttività del lavoro, da perseguire attraverso una pluralità di strumenti (tra i quali, in particolare, indicatori per valutare i risultati, misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza, azioni per il miglioramento delle condizioni che definiscono l’ambiente organizzativo e del lavoro, welfare contrattuale e previdenza complementare);
La direttiva affronta molti aspetti del rapporto di lavoro, tra queste in particolare definisce:
– Risorse finanziarie per i rinnovi contrattuali
– Ambiti della contrattazione collettiva
– Partecipazione sindacale e Welfare contrattuale
– Conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro
– Previdenza complementare
– Rapporti di lavoro a tempo determinato e somministrazione
– Part-time
– Permessi, assenze e malattia
– Cessione di ferie e riposi a titolo gratuito
– Costituzione ed utilizzo dei fondi per il salario accessorio
– Procedimento disciplinare
LEGGI LA BOZZA DI DIRETTIVA
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