Assenze per malattia nella PA: la circolare Brunetta responsabilizza il dirigente ed estende il controllo a tutto il pubblico impiego

Con riferimento ad alcuni articoli di stampa riguardanti la tematica delle visite fiscali per i dipendenti pubblici si fa presente che la circolare n. 10/2011 del Ministro Brunetta è stata emanata in applicazione della normativa introdotta sul tema dalla recente manovra finanziaria. Detta normativa più che “allentare la morsa sui malati immaginari” estende anche al personale a ordinamento pubblicistico (magistrati, avvocati dello Stato, personale militare e delle forze di polizia civili, personale della carriera prefettizia e diplomatica, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, personale della carriera dirigenziale penitenziaria, professori e ricercatori universitari) la disciplina delle visite fiscali, in particolare delle nuove fasce di reperibilità introdotte due anni fa dalla legge Brunetta. Relativamente alla obbligatorietà della visita fiscale sin dal primo giorno si è deciso di intervenire in maniera più efficace, concentrando l’obbligo nei giorni in cui statisticamente c’è un tasso di assenza più alto, cioè quelli precedenti o successivi ai giorni non lavorativi (festivi). Negli altri casi sarà il dirigente che dovrà valutare la necessità di una visita fiscale “tenendo presente l’esigenza generale di contrastare e prevenire l’assenteismo nonché la condotta complessiva del dipendente”. Pertanto la nuova circolare estende a tutto il pubblico impiego la normativa sul controllo delle assenze, concentra l’azione nei giorni in cui si concentra il maggior numero delle assenze brevi e, soprattutto, responsabilizza il dirigente nell’azione di repressione del fenomeno dell’assenteismo.

(FONTE: funzionepubblica)

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