Il regolamento relativo a questa prestazione, approvato con la deliberazione CdA 9 novembre 2022 n. 219, prevede che l’erogazione avvenga “nei limiti delle disponibilità finanziarie destinate annualmente nel bilancio dell’INPS”.
Di conseguenza, dal 26 aprile 2024, gli Uffici credito delle sedi e dei poli territoriali e nazionali non possono più accettare nuove domande.
Tuttavia, l’INPS continuerà ad accettare le richieste di anticipazione già presentate, purché rientrino nei limiti delle disponibilità finanziarie e siano accettate dall’Istituto.
Per le domande già presentate che risulteranno prive di copertura, l’INPS ha comunicato alle sedi e ai poli territoriali e nazionali di non procedere al loro mancato accoglimento, rimanendo in attesa di ulteriori istruzioni operative.
L’esaurimento dei fondi disponibili per l’anticipazione ordinaria del TFS e del TFR dimostra l’interesse riscosso da questo strumento tra gli iscritti al Fondo Credito.
L’INPS, considerando l’importante valore sociale di questa prestazione di credito legata al TFS e al TFR dei dipendenti pubblici, valuterà un’evoluzione della prestazione, alla luce dell’attuale livello sistematico dei tassi d’interesse e della potenziale base di utenti derivante dalla riapertura delle adesioni al fondo, prevista dalla normativa vigente.
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