Whistleblowing: il sostegno degli Enti del terzo settore

Scendono in campo anche gli Enti del terzo settore per rafforzare l’istituto del whistleblowing in Italia, in attuazione del d.lgs. 24/2023 per la protezione di quanti segnalano sul luogo di lavoro violazioni della legge. Come riportato dall’ANAC, infatti, a sostegno dei whistleblower opereranno anche associazioni e cooperative che hanno stipulato convenzioni con l’Autorità, potendo offrire loro informazioni, assistenza e consulenze a titolo gratuito. E’ questo un ulteriore strumento, offerto ai whistleblower, per conoscere meglio le modalità di segnalazione e la protezione dalle ritorsioni garantita dalle disposizioni normative nazionali e da quelle dell’Unione europea.

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Gli Enti convenzionati

Presso l’ANAC è stato istituito l’elenco degli Enti del terzo settore che forniscono alle persone segnalanti misure di sostegno. Tra gli Enti che finora si sono convenzionati con l’Autorità vi sono MigliorAttivaMente, Generazione 231, Cooperativa sociale Kiosei, Amici di Mimmo, Libera, Italia civile. Gli Enti interessati all’inserimento nell’elenco hanno partecipato alla manifestazione di interesse lanciata dall’ANAC a giugno scorso. Le domande pervenute dopo la scadenza del termine – ossia venti giorni dopo la pubblicazione della manifestazione di interesse – saranno inserite nell’elenco al successivo aggiornamento (previsto con cadenza semestrale) della lista pubblicata sul sito istituzionale dell’Autorità il 19 settembre 2023.

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