La sentenza n. 22148/2017 interviene sul tema del controllo a distanza dei lavoratori stravolgendo l’orientamento giurisprudenziale fornito in precedenza, secondo il quale si esclude il reato nel momento in cui il datore chiede il consenso preventivo ai suoi dipendenti pur non avendo raggiunto un accordo sindacale.
Per i giudici della Suprema Corte lo Statuto dei lavoratori tutela un bene di natura collettiva e non individuale, poiché i singoli lavoratori non hanno forza per una trattativa alla pari con il datore.
Questa motivazione sta a significare che chi installa un impianto di videosorveglianza senza cercare ed ottenere l’accordo con le rappresentanze sindacali danneggia gli interessi dei lavoratori, commette un illecito penale e detiene una condotta antisindacale.
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Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego
di Livio Boiero
Il volume risulta importante sia per il datore di lavoro, che deve applicare le sanzioni, sia per il dipendente che si trova coinvolto in un procedimento disciplinare, al fine di impostare correttamente la propria difesa.
Il lavoro prende in considerazione anche le ultime novità in materia di whistleblowers e delle azioni del Governo assunte per contrastare il fenomeno del c.d. “furbetto del cartellino”.
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