“Poi arriverà il momento della massima accoglienza dei flussi dei profughi in arrivo dall’Ucraina: allora – ha spiegato Decaro – scatterà un sistema di accoglienza che vede due binari: uno è quello del terzo settore, ad esempio Caritas o cooperative che saranno contrattualizzate direttamente dalla Protezione civile con i Comuni accompagneranno questo percorso e poi si attiverà anche l’accoglienza presso le Protezioni civili regionali che utilizzeranno le strutture ricettive disponibili”. Su questo punto il presidente Anci ha definito privi di fondamento i timori espressi da alcuni albergatori: “Le strutture non saranno affatto requisite ma ci sarà un accordo quadro a livello nazionale o regionale e chi vuole aderire lo farà, altrimenti le strutture resteranno a disposizione per le esigenze degli albergatori e per ospitare i turisti in arrivo nel nostro Paese”, ha concluso.
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