Il permesso di cui all’art. 33 della legge n. 104 è riconosciuto al lavoratore in ragione dell'assistenza al disabile e in relazione causale diretta con essa, senza che il dato testuale e la "ratio" della norma ne consentano l'utilizzo in funzione meramente compensativa delle energie impiegate dal dipendente per detta assistenza. Le valutazioni della Cassazione
Permessi
La giurisprudenza del lavoro converge sulla funzione dei permessi ex art. 33 della legge n. 104 del 1992, ritenendo illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato al lavoratore portatore di disabilità, ancorché avesse aumentato i giorni di assenza in concomitanza con le festività e, dunque, fruisse del permesso per finalità estranee a quelle connesse alla cura della sua condizione
Orientamento applicativo ARAN, 28 settembre 2020, CFL83
La Cassazione si pronuncia sui diritti dello studente lavoratore e, in merito ai permessi studio, afferma che se lo studente è in ritardo con il sostenimento degli esami ed è perciò da qualificarsi come studente fuori corso, non può essergli riconosciuto il diritto ai permessi per ragioni di studio
Il recente parere dell’ARAN (n. 3027/2020) che chiarisce alcuni elementi rilevanti della disciplina del lavoro agile
Pubblica Amministrazione: tutti gli strumenti di flessibilità varati per far fronte all’epidemia da COVID-19. LA VIDEOCONFERENZA
Focus su permessi per la nascita del figlio ed esaurimento del tetto dei permessi per le visite mediche
Focus su congedi parentali ad ore, permessi per il diritto allo studio e per visite mediche al di fuori dell’orario di lavoro
Alcuni rilevanti chiarimenti in materia di permessi e aspettative negli Enti locali