Il 30 ottobre 2025 il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha firmato l’atto di indirizzo quadro che definisce le priorità e la cornice negoziale generale per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego relativi al triennio 2025-2027. Questa direttiva è propedeutica all’avvio ufficiale dei tavoli sindacali per tutte le aree, compresi i comparti e le aree dirigenziali.
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La novità: risorse stanziate fino al 2030
La direttiva, predisposta in accordo con i comitati di settore e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, rappresenta un impegno concreto del Governo per garantire la continuità contrattuale e avviare tempestivamente i rinnovi, evitando ritardi che in passato avevano indebolito il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici. Per la prima volta, tale atto viene adottato all’inizio del periodo contrattuale, grazie alle risorse già stanziate nella legge di bilancio 2025, che coprono non solo il triennio 2025-2027, ma anche quello successivo 2028-2030. Le priorità indicate nella direttiva, oltre alla prontezza e rapidità di chiusura delle trattative, includono temi come la formazione continua, il welfare contrattuale e la valorizzazione della performance. Per il 2025/27, riassume la direttiva, la manovra ha stanziato 5,5 miliardi a regime e altri 4,38 miliardi che il fondo sanitario e i bilanci di Enti territoriali e università dovranno garantire al loro personale. Il totale di 9,93 miliardi sdarà poi incrementato dal nuovo fondo per gli Enti locali fino ad arrivare a 10 miliardi.

Contrattazioni: tra firme e ritardi
                Il ministro Zangrillo ha enfatizzato l’importanza di accelerare i rinnovi per tutelare i salari e dare stabilità ai contratti, preparando così il terreno per una fase negoziale che dovrebbe partire a breve, una volta conclusa la verifica della rappresentatività sindacale nei vari comparti. Ciò nonostante ad oggi solamente il CCNL Funzioni Centrali e la Sanità hanno raggiunto la firma, mentre tergiversa ancora il CCNL Funzioni Locali, il cui lungo iter si prevede concludersi nella giornata del 3 novembre, data dell’incontro fissato. L’11 novembre si approderà, forse, alla firma dell’area dirigenti e segretari locali e successivamente l’istruzione, i dirigenti scolastici e il personale di Palazzo Chigi altri tasselli mancante nel puzzle delle trattative.
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– Legge di Bilancio, novità per i Comuni: il fondo statale per i redditi avvicina la firma del contratto.
            
Il fondo per gli Enti locali nella Legge di Bilancio
                Non passa in secondo piano il fondo, inserito nella Manovra 2026, del fondo dedicato al personale degli Enti locali che stanzia per l’anno 2027 e dal 2028 rispettivamente 50 milioni e poi 100. Il fondo promesso dal ministro per la Pubblica Amministrazione e garantito dalla Presidente del Consiglio Meloni stessa mancava nella bozza della Manovra ma si è aggiunto subito dopo al passaggio del testo in esame al Senato. Un fondo che, come auspicato, sembrerebbe poter convincere il sindacato Uil alla firma del CCNL Funzioni Locali. La Uil, d’altronde, ha già assunto la posizione di ago della bilancia in occasione della firma dell’intesa sulle Funzioni Centrali, mai siglata dall’imperterrita Cgil che, forse, non firmerà nemmeno al tavolo del 3 novembre.
PER APPROFONDIRE:
– CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, ottiene la firma definitiva;
– Il nostro speciale: CCNL Funzioni Locali con tutti gli aggiornamenti sulla trattativa.
RASSEGNA STAMPA:
– Firma definitiva sul CCNL sanità, aumenti di 172€ e arretrati fino a 2.327€;
– Pubblico impiego, via ai negoziati sui contratti 2025/27: sul tavolo oltre 10 miliardi a regime.
Le Audizioni preliminari per l’esame della legge di bilancio 2026 iniziano oggi, in data 3 novembre, mentre martedì saranno accolti i rappresentanti dei sindacati; mercoledì sarà il turno di ANCI, UPI, UNCEM, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e giovedì i rappresentanti di ISTAT, CNEL; Banca d’Italia; Corte dei conti; Ufficio parlamentare di bilancio mentre al pomeriggio sarà in audizione il ministro dell’economia e delle finanze, Giorgetti.
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