Rinnovo contratto sanità-enti locali: impegni del Governo e delle Regioni

6 Febbraio 2018
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“Ora basta, vogliamo il rinnovo del contratto per sanità ed enti locali”: con queste parole il 5 febbraio Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno promosso una giornata di mobilitazione nazionale per sollecitare, dopo l’intesa raggiunta per le Funzioni centrali lo scorso 23 dicembre, il rinnovo dei contratti nazionali degli Enti locali e della Sanità.

La scorsa settimana i segretari generali delle tre categorie di Cgil, Cisl e Uil, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, avevano inviato una lettera alla ministra Marianna Madia, per denunciare lo stallo ingiustificato delle trattative per i due contratti citati e per sollecitarne il rinnovo.
I sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil in presidio sotto il ministero della P.a chiedono “certezza” sulle risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti negli enti locali e soprattutto nella sanità, dopo quasi dieci anni di blocco. Una delegazione sindacale ha incontrato il sottosegretario Angelo Rughetti per parlare della questione. “Abbiamo visto un rallentamento nelle trattative” e “ci preoccupa la situazione nella sanità”, dove , come negli altri settori, “l’aumento a regime deve essere di 85 euro medi”, spiega la leader della Fp Cgil. Per i dipendenti delle autonomie territoriali invece si sarebbero fatti passi avanti: “sono in corso già le verifiche”, dice Sorrentino. Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli: “per la conferenza delle Regioni le risorse per il rinnovo nella sanità mancano, ce ne sarebbero meno della metà arrivare, 42 euro invece di 85. Dobbiamo uscire dallo stallo, occorrono risposte da Governo e Regioni che si rimpallano le responsabilità”. Il segretario della Uil Fpl, Michelangelo Librandi, definisce la situazione “paradossale: il Governo dice che i finanziamenti ci sono ma l’Aran – l’Agenzia che tratta ai tavoli – dice che senza l’atto integrativo – il documento sulle risorse – non può andare avanti”.

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