Manovra: ecco gli interventi decisi per migliorare ulteriormente la Pubblica Amministrazione

L’apparato amministrativo servente del Governo centrale dà ancora una volta importanti segnali di responsabilità in questo delicato momento del sistema economico del Paese. Ricalcando il percorso di razionalizzazione intrapreso dal Ministro Brunetta nel corso di questi anni, confermato dall’ultima manovra finanziaria che si è caratterizzata per tre misure importanti – la riduzione delle auto blu, l’istituzione della Commissione Giovannini che dovrà favorire l’omogeneizzazione (rispetto al livello medio dei sei principali Paesi dell’area euro) delle retribuzioni dei titolari di cariche elettive e delle figure apicali delle amministrazioni pubbliche, i piani di razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche – altri interventi fondamentali di miglioramento della macchina amministrativa sono stati inseriti in questa nuova manovra.

Snellimento dell’apparato amministrativo
Il dimagrimento delle strutture dell’apparato amministrativo centrale passa attraverso un importante taglio delle strutture dirigenziali non generali di Ministeri, enti pubblici non economici ed Agenzie nazionali. Gli uffici dirigenziali centrali saranno ridotti in misura non inferiore al 10 per cento. Non si tratta di sopprimere competenze connesse con le funzioni istituzionali delle amministrazioni interessate, le quali invece dovranno continuare ad erogare con efficienza il servizio pubblico cui sono chiamate. L’obiettivo è quello di ridurre i costi del servizio attraverso  la riduzione degli uffici che vi devono fare fronte. Ministeri, enti pubblici non economici ed agenzie nazionali dovranno procedere ad accorpamenti delle unità organizzative dirigenziali secondo un criterio di razionalizzazione, eliminazione delle duplicazioni e accentramento delle attività di supporto per realizzare ulteriori economie di scala. In relazione alla diminuzione degli uffici, è prevista anche la diminuzione della dotazione organica del personale assegnato. In tale caso la riduzione viene calcolata non sulle unità di personale, bensì sulla spesa complessiva che dovrà ridursi in misura non inferiore al dieci per cento. Un segnale importante da parte del Governo centrale che dovrà snellire la propria organizzazione e gestire con maggiore economicità le proprie funzioni istituzionali. Sono esclusi dalla misura alcuni settori strategici quali quelli connessi con l’ordine pubblico, la sicurezza e le Forze armate. La cogenza della misura è rafforzata dal blocco delle assunzioni che scatta a decorrere dal 1° aprile 2012 per tutte le amministrazioni inadempienti.

Soppressione degli enti di piccole dimensioni
Un’importante norma è quella finalizzata alla soppressione degli enti pubblici non economici nazionali di piccole dimensioni che sposta le competenze in capo alle amministrazioni vigilanti. La norma è di impatto immediato e non prevede la possibilità di adottare provvedimenti di sopravvivenza, salvo le deroghe espressamente previste per alcuni enti di rilevanza strategica. Interessa un’importante platea di enti destinatari che sono quelli con dotazione organica pari a 70 unità. Determina un importante risparmio che scaturisce dal venir meno degli oneri finanziari connessi con i costi di funzionamento dell’ente, nonché di quelli legati ai compensi previsti  per gli organi collegiali. Un numero presumibile di enti interessati potrebbe essere pari a 30 .

Mobilità dei dipendenti pubblici
Di forte impatto in questa manovra la misura sull’esigibilità della prestazione del dipendente pubblico in luogo di lavoro e sede diversi da quelle di ordinaria assegnazione. In sostanza il datore di lavoro pubblico ha il potere di modificare il luogo di esecuzione della prestazione lavorativa attraverso lo strumento del trasferimento definitivo o temporaneo. Si tratta di una misura fondamentale, sulla scia dei pilastri che stanno alla base della riforma Brunetta (decreto legislativo n. 150/2009), che rafforzano i poteri dell’amministrazione come datore di lavoro, consolidando logiche gestionali utilizzate nel settore privato a tutela della finalità imprenditoriale, finalità che nel settore pubblico si esprime attraverso l’affermazione di una cultura di gestione del rapporto di lavoro funzionale al perseguimento dell’interesse pubblico istituzionale. Il trasferimento può essere disposto per motivate esigenze di tipo tecnico, organizzativo, produttivo. Il piano delle performance delle amministrazioni non può prescindere da una corretta allocazione delle risorse sul territorio nazionale, resa indispensabile in relazione alla necessità di contenimento dei costi e di limitatezza delle risorse disponibili. La mobilità del personale rappresenta perciò un strumento prezioso per favorire anche i piani di razionalizzazione di cui alla manovra di un mese fa, per realizzare il dividendo dell’efficienza a vantaggio di una valorizzazione della contrattazione collettiva di secondo livello.
Una misura così importante sull’esigibilità della prestazione da parte del datore di lavoro pubblico è previsto che passi attraverso una regolamentazione in sede di contrattazione collettiva di comparto, soprattutto per stabilire regole su mobilità interregionale. Nelle more della disciplina contrattuale si fa riferimento ai criteri datoriali, oggetto di informativa preventiva, e il trasferimento è consentito in ambito del territorio regionale di riferimento.

Pagamenti elettronici
Al fine di consentire l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale, è stata creata una infrastruttura del SPC , “nodo dei pagamenti”, quale punto della rete che permette alle pubbliche amministrazioni di  ricevere/trasferire flussi informatizzati con l’intero sistema finanziario evitando la creazione di numerosi collegamenti (n amministrazioni con m prestatori di servizi di pagamento) che non consentono la gestione ordinata e controllata degli scambi dei flussi finanziari. L’aspetto strategico di tale norma è rappresentato dalla possibilità di mettere a disposizione del cittadino la sua  posizione debitoria. Tale infrastruttura permette alla Pubblica Amministrazione di assicurare i delicati aspetti di gestione della sicurezza dettati dal trattamento di flussi finanziari e di garantire gli obiettivi di ottimizzazione e riduzione delle spese grazie al fatto che rende possibile la gestione dei flussi di rendicontazione per singolo capitolo di entrata in modo uniforme a livello nazionale.

(FONTE: www.innovazionepa.gov.it)

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