Legge stabilità 2013: norme per il pubblico impiego

Ecco alcune norme della nuova legge di stabilità che riguardano il pubblico impiego:

– PENSIONI INVALIDITA’: Salta la cosiddetta “tassa sugli invalidi”. Nel testo definitivo non ci sono più tra le norme fiscali i due commi che prevedevano la tassabilità Irpef delle pensioni e delle indennità di invalidità richiamati anche nel comunicato ufficiale del Cdm di martedì scorso.

– PENSIONI DI GUERRA: Permane la tassatività delle pensioni di guerra.

– PERMESSI ASSISTENZA DISABILI: Stralciata la norma che aveva ridotto i permessi e la retribuzione per i dipendenti pubbliche che utilizzavano i tre giorni di permesso mensile previsti dalla legge 104 in favore di chi deve assistere parenti disabili. Il “Colle” avrebbe intravisto profili di incostituzionalità per il diverso trattamento che ne sarebbe derivato tra lavoratori pubblici e privati, questo nonostante – spiega la relazione tecnica – si registri una maggiore incidenza di permessi tra i dipendenti pubblici. Il permesso era stato tolto per l’assistenza ai genitori e la retribuzione dimezzata per chi assiste moglie o figli disabili, ma solo nel pubblico impiego: il risparmio garantito era pari a 49,8 milioni.

– LSU: Stanziato un fondo di 110 milioni da utilizzare per i lavoratori Lsu.

– ACQUISTO MOBILI E ARREDI P.A.: Il divieto di acquisti di mobili e arredi per le amministrazioni pubbliche, per un ammontare che dovrà fermarsi al 20% della spesa sostenuta nel 2011 (pena responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti), frutterà un risparmio di 10 milioni, 5 milioni per ciascuno degli anni 2013 e 2014.

– AUTO DI SERVIZIO: Fino al 31 dicembre 2014 le amministrazioni pubbliche non potranno acquistare autovetture né stipulare contratti di leasing su autovetture. Le procedure di acquisto iniziate dal 9 ottobre 2012 sono revocate.

– OPERAZIONI “CIELI BUI”: un decreto della presidenza del Consiglio stabilirà gli standard tecnici per ridurre l’utilizzo delle fonti di illuminazione.

– RICERCA: Modificato il capitolo. La revisione organizzativa degli enti pubblici di ricerca sarà proposta dalla consulta dei presidenti degli stessi enti, che entro il 31 gennaio dovrà presentare il documento al ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.

– NUOVI TAGLI A REGIONI, COMUNI E PROVINCE: Le Regioni a statuto ordinario si vedono aumentare i tagli già previsti dalla spending review di 1 miliardo sia nel 2013 che nel 2014. Le Regioni a statuto speciale dovranno rinunciare ad altri 500 milioni l’anno. A parziale compensazione, la Legge di stabilità istituisce un fondo per il trasporto pubblico locale alimentato con la compartecipazione al gettito delle accise su gasolio e benzina. Le risorse previste ammontano a 465 milioni nel 2013, 443 milioni nel 2014 e 507 milioni dal 2015. I tagli ai comuni aumentano di 500 milioni, quelli alle province di 200 milioni.

– FONDO SANITARIO: Dal 2014 sarà ridotto di un altro miliardo attraverso una nuova stretta all’acquisto di beni e servizi da parte di Asl e ospedali e una riduzione del tetto di spesa per i dispositivi medici, il governo riduce di ulteriori 600 milioni nel 2013 e di un miliardo dal 2014 la dotazione del fondo sanitario nazionale. Il taglio si somma alla riduzione per 1,8 miliardi nel 2013 e 2 miliardi dal 2014 prevista dalla spending review di questa estate. Non solo. Per garantire i risparmi, il disegno di legge stabilisce che una somma pari ai tagli sia accantonata annualmente “a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali” fino all’emanazione delle “norme di attuazione” da parte delle Regioni.

a cura di Alessio Sfienti

(FONTE: www.ilpersonale.it)

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