La Legge di Bilancio in esame al Senato: tutti gli aggiornamenti

La Manovra 2026 in aula al Senato: prossimo il via libera poi il passaggio alla Camera

23 Dicembre 2025
Modifica zoom
100%

Indice

Nuovo passo verso la fine: la Manovra 2026 è in aula, all’esame del Senato. Il 20 dicembre c’era stato il via libera della commissione Bilancio. Martedì 23 dicembre è atteso il via libera e tra Natale e Capodanno il testo verrà trasmesso alla Camera per il sì definitivo da parte dei deputati, tutto entro il 31 dicembre.

>> LEGGI IL TESTO DELLA MANOVRA 2026.

Una Manovra troppo prudente?

Un anno di prudenza, la Legge di Bilancio in via di approvazione oggi, connota di certo un senso di preservazione piuttosto che uno slancio verso investimenti. Più che al futuro, si tenta di tutelare il presente. Proprio per le critiche mosse e per la valanga di emendamenti proposti, di cui solo 400 circa accettati e vagliati all’aula del Senato, la Finanziaria è stata in parte riscritta ma le modifiche non sono sostanziali e le risorse rimangono insufficienti secondo molti, nonostante il Governo, il 15 dicembre scorso, abbia tentato di aggiustare il tiro e risolvere le critiche sull’inadeguatezza finanziaria con misure aggiuntive per circa 3,5 miliardi di euro principalmente destinate alle imprese. Lo stesso Giorgetti, però, ha ammesso che lo stanziamento di questa Manovra non inciderà in maniera consistente sulla crescita del PIL annuo per il 2026. Una manovra di precauzioni e stallo che però consentirà di avere più risorse a disposizione per la prossima Finanziaria del 2027, un momento decisivo perchè in piena campagna elettorale.

Cosa è rimasto?

Il testo approvato al Senato delinea una manovra di “equilibrio stretto”, dove le poche aperture verso contribuenti e imprese sono compensate da prelievi mirati sul settore finanziario e nuove micro-tasse sui servizi.

Fisco e Redditi: IRPEF e sconti fiscali

  • Rimbalzo aliquota IRPEF: confermato il taglio dal 35% al 33% per lo scaglione tra 28mila e 50mila euro. Il risparmio massimo è di 440 euro annui (circa 36,67 euro al mese);
  • Clausola per redditi alti: per i contribuenti sopra i 200mila euro scatta la “sterilizzazione”: il beneficio IRPEF viene azzerato tramite una riduzione di pari importo (440 euro) del plafond delle detrazioni fiscali spettanti.
  • Premi di risultato e accessori:
    – Tassazione piatta al 5% per gli aumenti contrattuali (fino a redditi di 32mila euro).
    – Aliquota al 15% sul salario accessorio per i dipendenti pubblici (limite 800 euro di premio per redditi fino a 50mila euro).


Riscossione: la “Rottamazione Quinquies”

  • Perimetro ridotto: non è la sanatoria generalizzata ipotizzata inizialmente. Riguarda esclusivamente avvisi bonari, debiti contributivi e multe stradali affidate all’Agente della Riscossione entro il 31 dicembre 2023;
  • Costi e interessi: il tasso di interesse sulla rateizzazione scende dal 4% al 3%;
  • Autonomia locale: Comuni ed Enti territoriali ottengono la facoltà di introdurre sanatorie autonome per tributi locali (IMU, TARI) e multe non riscosse.


Imprese e finanza: il limite settoriale

  • Settore bancario/assicurativo: contributo basato su anticipi di liquidità e aumento dell’IRAP (2 punti percentuali, con franchigia di 90mila euro per i piccoli istituti nel 2027-28);
  • Raddoppio Tobin Tax: per compensare il dietrofront sulla tassazione dei dividendi (PEX), viene raddoppiata l’imposta sulle transazioni finanziarie;
  • Rivalutazioni: l’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni di terreni e partecipazioni sale dal 18% al 21%;
  • Compensazioni: scende da 100mila a 50mila euro la soglia di debito oltre la quale scatta il blocco delle compensazioni tra crediti fiscali e debiti contributivi.


Nuove misure e infrastrutture

  • Contributo E-commerce: introdotto un onere di 2 euro per ogni pacco proveniente da Paesi extra-UE con valore inferiore a 150 euro (es. Temu, Shein), a copertura delle spese doganali;
  • Previdenza e TFR: introduzione del meccanismo del silenzio-assenso per il conferimento del TFR ai fondi pensione;
  • Investimenti: rifinanziati transizione 4.0, ZES, Piano Casa e fondi per il caro-materiali in edilizia.

La critica dell’opposizione

La commissione Bilancio ha completato l’esame degli emendamenti il 20 dicembre, inviando il testo in Aula oggi 22 dicembre alle 9:30, con la replica di Giorgetti prevista nel pomeriggio. La più intense critiche si concentrano su pensioni e risorse, insufficienti e maldistribuite secondo le opposizioni.

Copia di PROGETTO Dichiarazioni 5
Fatti un bel regalo di Natale!

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento