Il differimento delle prove di un concorso pubblico per la candidata in gravidanza

Approfondimento di Nicola Niglio

Premessa

La tutela della maternità va garantita anche in occasione della preparazione e dello svolgimento di una prova selettiva pubblica.
In attuazione dei principi costituzionali la maternità va sempre tutelata.
Le norme costituzionali, infatti, prevedono che l’istituto dell’astensione obbligatoria dal lavoro è diretta a salvaguardare la salute di mamma e bambino anche rispetto a situazioni di stress derivanti dal rapporto di lavoro.
Secondo la recente ordinanza n. 6671 del 5 ottobre 2023 del TAR del Lazio, Sezione I-quater – è stato accolto il ricorso di una candidata di una procedura selettiva pubblica in stato di gravidanza, diretto a prevedere una sessione straordinaria apposita per rivalutare la situazione della medesima candidata.
La ricorrente ha partecipato al concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia, bandito con decreto dipartimentale dell’8 novembre 2019, senza riuscire a superare la prova orale, in cui ha conseguito il punteggio di 56/100, inferiore alla soglia di sufficienza prevista dall’art. 12, comma 6, del bando, pari a 60/100, sostenuta in data 21 giugno 2023, nonostante ne avesse chiesto, in data 17 maggio 2023, il differimento, a causa del suo stato di gravidanza.

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