Il decreto legge 16 maggio, n. 33, recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di sabato: traccia il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali. Gli ambiti disciplinati dal decreto sono i seguenti:
– spostamenti;
– attività economiche, produttive e sociali;
– sanzioni.
L’accordo alla fine è arrivato nella giornata di venerdì. Il Governo ha dato il via libera alle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni la scorsa settimana: queste ultime stabiliscono criteri decisamente meno stringenti di quelli INAIL per la riapertura di negozi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari ma anche palestre e piscine, parchi e mercati.
“Alla fine il risultato è arrivato”, spiega il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro con il Governo che ha chiuso il difficile confronto.
“In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le Linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro – ha concluso Bonaccini – omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.
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