Attesa finita: firmato il CCNL Funzioni Locali 2022-2024

Uil decisiva nella sottoscrizione della pre-intesa, Cgil non firma: un’analisi dei risultati ottenuti con il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’area Funzioni Locali

4 Novembre 2025
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Il 3 novembre 2025, dopo mesi di immobilismo e reticenze, è stata siglata la pre-intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni Locali relativo al triennio 2022-2024. Decisiva la firma della Uil che si è sottratta allo stallo unendosi a Cisl e Csa; Cgil non ha firmato ritenendo la proposta inaccettabile. Sono circa 340mila dipendenti di Comuni e Città Metropolitane che aspettavano da mesi questo momento in quel che è il tassello più fragile del lavoro pubblico.

Sul punto ascolta il podcast: “Il Personale.it Podcast:” Verso il nuovo CCNL Funzioni Locali 2022-2024″

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Indice

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Aumenti e principali novità

La pre-intesa firmata prevede aumenti retributivi medi di circa 140 euro lordi al mese (€136,76 per tredici mensilità, pari al 5,78% sul monte salari 2021), con lo sblocco degli arretrati contrattuali (che medi ammontano a oltre 2000 euro lordi). Tra le novità più rilevanti figura l’incremento delle indennità per gli incarichi di Elevata Qualificazione (EQ). Il contratto prevede inoltre la possibilità di attribuire incentivi economici al personale impegnato in funzioni associate tra Enti o in attività di protezione civile, settori che richiedono competenze trasversali e una forte capacità di coordinamento operativo. La pre-intesa conferma la struttura dell’ordinamento professionale introdotta con il precedente rinnovo, segno di una volontà di continuità e consolidamento. Il sistema delle aree e dei profili professionali rimane dunque invariato, fornendo ai responsabili delle risorse umane un quadro stabile entro cui pianificare progressioni di carriera e percorsi formativi. Si prepara così il tavolo di avvio per il rinnovo del successivo triennio contrattuale 2025-2027.

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Uil: la parola all’ago della bilancia

Sembra aprirsi, scrive in un comunicato la Uil, “una fase di rinnovata attenzione verso gli Enti locali, con l’auspicio che non restino più ai margini della Pubblica Amministrazione“.
Il contratto prevede incrementi retributivi medi mensili lordi di circa 140 euro. La firma della Uil, incentivata dal fondo disposto dalla nuova Legge di Bilancio, arriva a una condizione: il rinnovo del successivo triennio contrattuale 2025-2027 concretizzato nell’impegno della controparte di mettere a disposizione le risorse per la tornata contrattuale successiva entro il prossimo anno così da garantire solidi aumenti in busta paga. L’impegno prevede entro il 2026 l’anticipo delle somme relative al rinnovo del CCNL 2025-2027 integrate del Fondo aggiuntivo di 100 milioni inserito nella Legge di Bilancio 2026, a valere sul rinnovo contrattuale 2025-2027. Gli arretrati medi sono di oltre 2000 euro lordi, mentre ogni Ente è vincolato a incrementare la parte stabile del fondo delle risorse decentrate dello 0.14% del monte salari 2021 e la possibilità di un ulteriore incremento del salario accessorio dello 0.22% del monte salari 2018. Gli aumenti previsti inciderebbero, secondo la Uil, in maniera considerevole sulle buste paga del personale:

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Il nuovo CCNL introduce poi una serie tanto agognata quanto attesa di miglioramenti normativi che la sigla sindacale Uil chiedeva da tempo, e che incidono in modo concreto sull’organizzazione del lavoro e sul benessere del personale. Tra gli interventi più rilevanti secondo il sindacato figurano la risoluzione della criticità del festivo infrasettimanale per i turnisti, la proroga delle progressioni verticali in deroga fino al 2026, l’ampliamento delle tutele per le assenze per malattia e la possibilità di estendere il lavoro agile ai dipendenti con particolari necessità, con riconoscimento del buono pasto. Il contratto valorizza inoltre la formazione continua, l’age management e il patrocinio legale in caso di aggressioni. Novità anche per gli Enti privi di dirigenza, con incentivi per il personale impegnato nella Protezione civile e nei servizi PNRR.

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Cosa si è riusciti a ottenere con l’attesa?

Le innovazioni introdotte, dalla flessibilità organizzativa alle nuove tutele sociali, dimostrano la capacità della contrattazione pubblica di adeguarsi alle trasformazioni del lavoro contemporaneo, mantenendo l’efficienza dei servizi pubblici locali.” afferma il Presidente dell’ARAN Antonio Naddeo che nella sua dichiarazione insiste anche sulla rilevanza della Manovra 2026, ago della bilancia nella trattativa: “Gli interventi del Ministro Zangrillo nella legge di bilancio 2026 e l’avvio imminente della nuova tornata contrattuale 2025-2027 hanno favorito lo sblocco di questa trattativa che durava ormai da più di 15 mesi.

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Per quanto riguarda quel vecchio gioco che vale la candela, sembra che l’attesa abbia soddisfatto i requisiti posti sul tavolo delle trattative, ad eccezione della Cgil che seppur coerente è inscalfibile nel definire la proposta “inaccettabile”. Ma la proposta, cosa include?

Ambito Novità
Orario di lavoro flessibile e sostenibileIntrodotta, dapprima in via sperimentale e su base volontaria, dell’orario di lavoro ordinario flessibile: 36 ore settimanali su quattro giorni con riconoscimento della maturazione del buono pasto anche per il personale in lavoro agile (smart working).
Ordinamento professionale Innalzato il limite massimo della retribuzione di posizione per titolari di incarichi EQ da 18mila€ a 22mila€ e per i dipendenti EQ della Polizia Locale introdotta la possibilità di cumulare, gli incentivi dei proventi del Codice della Strada e l’indennità di ordine pubblico come compensi aggiuntivi.
Progressioni delle professioniPosticipata la scadenza fino al 31 dicembre 2026 per le procedure in deroga per le progressioni tra le aree.
Relazioni sindacaliStabilito che l’informativa relativa al Piano triennale dei fabbisogni di personale sia seguita da un incontro di approfondimento con i soggetti sindacali.
InnovazionePotenziato l’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI) le cui riunioni (almeno due l’anno) sono rese obbligatorie includendo tra le materie di confronto i cambiamenti derivanti dalla transizione ecologica e digitale, inclusa l’Intelligenza Artificiale e fenomeni di disagio psicologico causato dal lavoro come stress e burn out.
Tutele sociali e sanitarieIntrodotte:
Patrocinio Legale per Aggressioni: l’Ente deve assumere ogni onere di difesa per tutti i gradi di giudizio per i dipendenti vittime di aggressioni da parte di terzi;
Terapie Salvavita: ampliate le casistiche escluse dal computo del periodo di comporto per malattia e che danno diritto all’intera retribuzione;
Welfare Integrativo: si include nel welfare aziendale l’incentivazione alla mobilità sostenibile;
Estensione del numero di giorni in modalità agile o da remoto (tramite contrattazione integrativa) per i dipendenti con particolari esigenze (salute o assistenza familiare).
Istituti economici comuniDefinita la parziale integrazione di quote dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare. Per Eliminato per il personale turnista il debito orario nel caso di mancata prestazione nelle giornate festive infrasettimanali che verranno considera tali giornate come festive (senza compenso per il turno).

La spinta ora si volge tutta alla contrattazione del prossimo triennio. Cisl è pronta, a dichiararlo è il segretario generale, Roberto Chierchia che, dopo mesi passati a esortare le sigle sindacali a una firma, si dice soddisfatto del risultato raggiunto e pronto al prossimo ambizioso obiettivo: chiudere il rinnovo 2025-2027 in vigenza.

 “Ora, con la maggioranza negoziale raggiunta, puntiamo alle firme definitive entro fine anno, così da erogare gli aumenti già nella mensilità di gennaio 2026, garantendo un recupero importante del potere d’acquisto a chi ogni giorno è al servizio delle comunità locali. Con la firma lavoreremo su due fronti: da un lato, aprire immediatamente la contrattazione decentrata negli enti locali, dove saranno convocate le organizzazioni sindacali firmatarie per dare attuazione a tutti gli istituti previsti dal contratto. Dall’altro, rafforzeremo il confronto con Governo e Parlamento per consolidare i risultati ottenuti”. 

>> CONSULTA IL COMUNICATO DELLA CISL.

Proposta inaccettabile: la denuncia della Cgil

La Fp Cgil non ha sottoscritto il contratto, giudicandolo insufficiente sotto il profilo economico. Come ha dichiarato la segretaria nazionale Tatiana Cazzaniga, l’aumento medio previsto, inferiore al 6%, non copre l’inflazione accumulata nel triennio, pari al 16%, comportando così una perdita reale di circa dieci punti percentuali nel potere d’acquisto dei lavoratori. Pur riconoscendo l’inserimento di 100 milioni di euro aggiuntivi, la sindacalista sottolinea che tali risorse saranno operative solo dal 2028, troppo tardi per fronteggiare le difficoltà economiche attuali:

Abbiamo ottenuto qualcosa, certo: cento milioni di euro. Ma li hanno inseriti dal 2028! E intanto come si farà? Lavoratrici e lavoratori non possono aspettare il 2028 per pagare le bollette della luce e del gas, il mutuo, l’affitto. Quelle risorse servono adesso in un comparto, quello degli Enti locali, che da tempo attende la valorizzazione dovuta, che da tempo sta aspettando di trovare la soluzione del problema di un giusto salario. Noi siamo coerenti e questo contratto non lo possiamo firmare: chiediamo alla nostra controparte, al ministro, di mettere più risorse economiche nel Fondo, di anticiparlo e di renderlo possibile per tutti. Cento milioni di euro non sono ancora sufficienti, e sono solo per i Comuni. Noi li vogliamo per le lavoratrici e i lavoratori immediatamente, non tra due anni”.

La Fp Cgil evidenzia la necessità di un rafforzamento immediato del Fondo contrattuale e misure concrete per la valorizzazione e la carriera del personale, evidenziando come stipendi insufficienti e mancate prospettive di crescita stiano alimentando la fuga di giovani dalle Amministrazioni Pubbliche. Nel frattempo mette a disposizione le tabelle dei conteggi degli aumenti, integrati dell’inflazione che ne produce un risultato evidentemente in rosso.

>> CONSULTA LE TABELLE MESSE A DISPOSOZIONE DALLA CGIL
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>> IL COMUNICATO DEL SINDACATO FP CGIL.

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