CCNL Funzioni Locali 2022-24: retribuzioni EQ a 22mila euro, ma il nodo risorse resta stretto

Con il CCNL Funzioni Locali sale il tetto retribuzione posizione EQ ma le strategie di finanziamento devono scontrarsi con il rispetto del vincolo di spesa 2016

7 Novembre 2025
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La pre-intesa sul CCNL Funzioni Locali 2022-2024 trascina con sé una serie di novità per i titolari di incarichi di “Elevata Qualificazione” (EQ). Le ex posizioni organizzative vedono un innalzamento del potenziale del trattamento accessorio, spingendo il massimo della retribuzione di posizione fino a 22mila euro annui. Un passo avanti nel riconoscimento della professionalità, ma che si scontra immediatamente con l’annoso problema dei limiti di spesa: l’incremento deve infatti restare nei paletti imposti dal tetto di spesa complessivo del 2016 (art. 23, comma 2 del d.lgs. 75/2017). Per gli Enti locali e i liberi professionisti che ambiscono a incarichi nella PA, la vera partita si gioca dunque sulle modalità di finanziamento.

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Per gli incarichi EQ spetta alla contrattazione integrativa destinare le risorse accessorie derogatorie previste dal PNRR
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-Attesa finita: firmato il CCNL Funzioni Locali 2022-2024.

Nuovi orizzonti retributivi e i canali di finanziamento

Il rialzo a 22mila euro è un segnale importante, ma la sua effettiva applicazione è legata alla capacità degli Enti di trovare le coperture finanziarie. Fortunatamente, il quadro normativo e contrattuale offre alcune strade, sebbene non tutte di facile percorrenza:

  • Rimodulazione del tetto di spesa: il primo meccanismo è offerto dall’articolo 33 del d.l. 34/2019, che permette agli Enti di rimodulare il tetto al trattamento accessorio. L’obiettivo è mantenere costante il valore pro-capite del 2018, un’opzione utile soprattutto per gli Enti che hanno aumentato l’organico;
  • Rinuncia ad assunzioni per EQ: la novità è l’introduzione, nel nuovo articolo 58, comma 2 dell’ipotesi di contratto, della possibilità per gli Enti, in base alla loro capacità di bilancio, di incrementare le risorse per le EQ rinunciando a corrispondenti assunzioni di personale. L’incremento è limitato a una somma fino allo 0,22% del monte salari 2021, una quota modesta che andrà ripartita tra la parte variabile del fondo e la retribuzione di posizione e risultato delle EQ;
  • Contrattazione decentrata: forse il più pratico, canale di finanziamento, quello che utilizza la contrattazione decentrata. L’articolo 14, comma 1-bis, del d.l. 25/2025 norma l’incremento della parte stabile del fondo destinata al personale non dirigente. Ne consegue che l’aumento non può confluire automaticamente in quota parte anche alle EQ che, in sede di contrattazione integrativa, devono quindi avvalersi di un accordo con le rappresentanze sindacali.

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I cavilli di un aumento potenziale

L’aumento potenziale a 22mila euro non è automatico. La sua effettiva erogazione dipende da due fattori: la graduazione delle responsabilità (la “pesatura” dell’incarico) e, soprattutto, la disponibilità finanziaria dell’Ente, che deve operare nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Gli Enti devono prioritariamente valutare la propria capacità di bilancio e le vie di finanziamento sopra descritte. È fondamentale attivare tempestivamente la contrattazione integrativa per definire i criteri di riparto delle risorse aggiuntive. Per i professionisti, è essenziale comprendere che il maggiore riconoscimento economico sarà legato a un incremento effettivo delle responsabilità e al successo dell’Ente nel reperire e destinare le risorse accessorie, negoziando con le parti sociali.

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