Direttiva per l’introduzione e incentivazione di forme di lavoro agile nella PA

È stato pubblicato lo schema di direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri inerente al c.d. lavoro agile. La direttiva contiene indirizzi per l’attuazione dei commi 1 e 2 dell’articolo 14, comma 3, legge 124/2015, unitamente alle linee guida, inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.

LEGGI LO SCHEMA DI DIRETTIVA

L’ articolo 14 della legge n. 124/2015 prevede che le amministrazioni pubbliche, nei limiti delle risorse di bilancio disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, adottino misure organizzative volte a:
– fissare obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro;
– sperimentare, anche al fine di tutelare le cure parentali, nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, il cosiddetto lavoro agile o smart working.

Le finalità sottese sono quelle dell’introduzione, di nuove modalità di organizzazione del lavoro basate sull’utilizzo della flessibilità lavorativa, sulla valutazione per obiettivi e la rilevazione dei bisogni del personale dipendente, anche alla luce delle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
A questo riguardo assumono rilievo le politiche di ciascuna amministrazione in merito a valorizzazione delle risorse umane e razionalizzazione delle risorse strumentali disponibili nell’ottica di una maggiore produttività ed efficienza; responsabilizzazione del personale dirigente e non; riprogettazione dello spazio di lavoro; promozione e più ampia diffusione dell’utilizzo delle i tecnologie digitali; rafforzamento dei sistemi di misurazione e. valutazione delle performance; agevolazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

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