Per garantire loro il salvataggio di questa erogazione (che rischia per l’appunto di essere intaccata dal nuovo CCNL) sarebbero necessari quasi 200 milioni di euro (compresi gli oneri previdenziali). Le prime stime arrivano dall’ARAN, l’Agenzia che rappresenta il governo nelle trattative negoziali, e sono state comunicate ieri, dal presidente, Sergio Gasparrini, ai sindacati confederali alla ripresa del confronto sul rinnovo dei contratti pubblici.
Della questione hanno parlato appunto ieri i sindacati di categoria di CGIL-CISL-UIL con l’ARAN.
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