Pa: sindacati, timido passo avanti, ma non basta

“La riapertura della contrattazione per la sola parte normativa è un minimo passo in avanti, certo non sufficiente, che tuttavia consentirà la ripresa delle trattative dopo 4 anni di blocco e di affrontare in modo serio la regolamentazione di istituti giuridici che le recenti riforme avevano sottratto all’autonomia negoziale”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – commentano l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dpr sulla riapertura della contrattazione per il pubblico impiego per la sola parte normativa.

“I dati forniti dall’Aran stamane – continuano i sindacati – disegnano un quadro difficile per il lavoro pubblico, con metà dei dipendenti ultracinquantenni, la più alta media anagrafica dei paesi Ocse, e duramente colpito sul piano economico. Non rinnovare il contratto e pretendere che questi stessi lavoratori, in condizioni così difficili, efficientino e modernizzino le nostre pubbliche amministrazioni, è quantomeno irrealistico”.

“Il Ministro D’Alia, a differenza dei suoi predecessori, sembra aver capito che nessuna riforma è possibile senza il confronto e la partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative. Ma la timidezza di questa e di altre iniziative del Governo non aiuta. Servono impegni concreti e soprattutto risorse”, conclude la nota.

(FONTE: wwww.rassegna.it)

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