Concorsi per il passaggio di personale da enti privati a enti pubblici – Sentenza della Corte Costituzionale

Approfondimento di G. Crepaldi

Sono centinaia le pronunce costituzionali che affermano e ribadiscono nei diversi contesti la necessità di rispettare il principio del pubblico concorso per l’accesso all’impiego. Con la pronuncia del 25 novembre 2016 n. 248 si riafferma la regola anche in relazione alle disposizioni che regolano il passaggio da soggetti privati ad enti pubblici.
L’art. 97, IV comma, Cost., infatti, viene ritenuto violato dalla norma regionale (art. 10, comma II, della legge Regione Calabria n. 19 del 1999, come interpretato autenticamente dall’art. 42, comma IV, della legge regionale n. 15 del 13 giugno 2008) che dispone il subingresso della Regione Calabria nel rapporto di lavoro fra le associazioni di divulgazione agricola sciolte e i loro dipendenti, senza alcuna forma di selezione concorsuale, e non indica alcuna specifica esigenza di interesse pubblico che giustifichi la deroga all’art. 97, IV comma, Cost., non potendo bastare a tale fine, né l’interesse alla difesa dell’occupazione, né quello ad avere il personale necessario allo svolgimento delle necessarie attività.
Su questo particolare aspetto, la stessa Corte costituzionale si è pronunciata in molte occasioni.
Con la sentenza del 30 gennaio 2015 n. 7 aveva dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 13, II comma, della legge Regione Sardegna 15 gennaio 2014 n. 4, nella parte in cui prevedeva che il personale di una società partecipata dalla regione fosse trasferito presso un ente regionale di nuova istituzione, in difetto di regolare procedura concorsuale.

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