Fornero: licenziamenti per dipendenti pubblici. Cgil insorge

Il ministro: “Inserire la possibilità nella delega per la p.a.”. Dura reazione del sindacato di Corso Italia: “Faccia il ministro del lavoro, non dei licenziamenti. Se vuole autorizzare i licenziamenti illegittimi, non permetteremo che sia possibile”

“Mi auguro che qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti privati sulla possibilità di licenziare sia inserito nella delega per i dipendenti pubblici”. A dirlo oggi (24 maggio) è il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ricordando che la delega è di competenza del ministro Patroni Griffi. “Siamo in contatto, stiamo lavorando insieme. Non vogliamo difformità di trattamento”.

Fornero si è poi soffermata sull’ipotesi di patrimoniale, sostenendo che “non era possibile” realizzarla. “Siamo stati vicini a fare la patrimoniale ma non era possibile, perché manca il censimento dei patrimoni- le sue parole -.Quello che abbiamo assomiglia abbastanza alla patrimoniale”.

Non si è fatta attendere la reazione della Cgil, che ha criticato duramente l’affermazione della Fornero. “Un auspicio del genere, espresso perlopiù in una fase di gravissima crisi economica, è il segno di come il ministro non abbia chiaro il titolo del suo Ministero: è a capo del dicastero del lavoro e non certo dei licenziamenti”. Lo afferma in una nota il responsabile Settori pubblici della Cgil, Michele Gentile.

I dipendenti pubblici, ricorda il sindacalista, “sono sottoposti ad una chiara regolamentazione, con una disciplina rigida e con le previsione per i licenziamenti scritte nei contratti di lavoro stessi”.

“Ma forse il ministro Fornero voleva riferirsi ai licenziamenti illegittimi? Voleva augurarsi cioè la possibilità di licenziare comunque anche quei lavoratori per i quali i giudici hanno considerato illegittimo il licenziamento?”, si chiede Gentile.

“Il nostro di auspicio – prosegue il comunicato – è che la ministra non si riferisca a questa possibilità che, in ogni caso, non permetteremo sia possibile. La Fornero farebbe meglio ad occuparsi di più come evitare e impedire i licenziamenti illegittimi – conclude – visto che stiamo parlando di pubbliche amministrazioni governate dalla politica”.

Interviene poi anche il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo. “L’ossessione della ministra Fornero – dichiara – è rendere i licenziamenti più facili nel settori pubblici e privati. Mentre nel paese è aperta una drammatica crisi occupazionale – a suo avviso -, i salari perdono potere d’acquisto, i contratti pubblici sono bloccati e aumentano le tasse per lavoratori e pensionati, la ministra pensa solo a come licenziare”.

“I lavoratori pubblici e privati – aggiunge il sindacato della conoscenza – sapranno difendere con le lotte il tentativo di smantellare i diritti di civiltà a partire dall’articolo 18. Vorrei ricordare che è stata sottoscritta una intesa sul lavoro pubblico che deve essere integralmente rispettata”. Il governo Monti, conclude, “è sempre più distante dai problemi, dalle sofferenze e dal disagio sociale. Non esasperi ulteriormente la situazione perchè alla fine rischia di essere licenziato dal paese”.

In serata arriva una precisazione del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Il tema dei licenziamenti è in agenda e sarà discusso in Consiglio dei ministri. “Il tema dei licenziamenti degli statali è già previsto nel testo predisposto per la legge delega – dichiara -. A questo punto ritengo sia opportuno approfondire alcuni aspetti tecnici in Consiglio dei ministri”.

(FONTE: www.rassegna.it)

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