Ha destato non poche perplessità la giornata di ieri di sciopero nazionale del pubblico impiego, proclamato dai sindacati per il rinnovo dei contratti, per le assunzioni e la sicurezza sul lavoro e per una PA più moderna. Nella prima agitazione in era di smart working, le adesioni allo sciopero, secondo la Funzione pubblica, sono risultate basse: il 5% secondo le prime valutazioni, mentre i sindacati parlano di alta partecipazione
Sindacato
Mentre i sindacati indicono lo sciopero nonostante il consistente investimento previsto nella Manovra
Le indicazioni di maggiore rilievo fornite dall’ARAN in risposta ai quesiti sull’applicazione dei CCNQ sulle relazioni sindacali per quanto riguarda i dirigenti
La Regione Lazio deve convocare subito i sindacati per affrontare il nodo della stabilizzazione dei precari e frenare le voci allarmistiche
Condannati per assenteismo in primo grado a quattordici mesi di carcere nove fra impiegati e capisettore dell'Ispettorato Emilia Romagna del ministero dello Sviluppo economico.
L'amministrazione ha confermato che nessun piano di recupero delle risorse è stato concordato con il Mef e che già nel tavolo convocato il prossimo 26 aprile sarà data informativa sul livello di avanzamento del confronto con il Mef e sulle azioni che l'Amministrazione ha intenzione di mettere in atto solo a conclusione della procedura
“Non si possono fare le riforme prescindendo da chi lavora. E chi lavora deve avere un contratto di lavoro, aggiornato nei valori economici e nei contenuti normativi”. Questo l’ultimatum unitario che i sindacati del pubblico impiego del Friuli Venezia Giulia lanciano alla giunta regionale