Le più recenti indicazioni sulla costituzione dei fondi per le risorse decentrate

Approfondimento di C. Dell'Erba

A seguito della entrata in vigore del D.Lgs. n. 75/2017, attuativo della legge cd Madia, abbiamo una certezza nella costituzione dei fondi per le risorse decentrate: il divieto di superare il tetto del fondo del 2016. Ciò nonostante vi sono numerosi dubbi, qualcuno viene chiarito in modo netto (le risorse provenienti da finanziamenti comunitari vanno in deroga ed il taglio operato nel 2015 come consolidamento di quello del 2014 ha un carattere di fatto permanente), su qualcuno si manifestano letture diverse (la possibilità della utilizzazione delle risorse previste da specifiche disposizioni di legge nel caso di mancata istituzione del fondo). Dubbi interpretativi permangono, e non è elemento di poco conto in considerazione della rilevanza delle cifre, sull’inserimento o meno nel tetto del fondo degli incentivi per le funzioni tecniche di cui all’articolo 113 del D.Lgs. n. 50/2016 e smi.

Le risorse comunitarie

Le risorse provenienti da fondi comunitari e destinate ad incentivare il personale non entrano nel tetto dei fondi per la contrattazione decentrata: è quanto chiarisce la deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 20/2017.
Ecco il principio di diritto: “I compensi corrisposti a valere sui fondi strutturali e di investimento europei (SIE) in conformità con l’art. 15 del CCNL 1° aprile 1999 e con le norme del diritto nazionale e dell’Unione europea, per l’attuazione di progetti di valorizzazione della produttività individuale del personale regionale addetto alla gestione e al controllo dei fondi comunitari, selezionati dall’Autorità di gestione nel contesto degli accordi di partenariato al fine di migliorare la capacità di amministrazione e di utilizzazione dei predetti fondi, ai sensi degli artt. 5 e 59 del Reg. (UE) n. 1303/2013, non rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a condizione che siano congruamente predeterminati nel loro ammontare e siano diretti ad incentivare l’impiego pertinente, effettivo e comprovabile di specifiche unità lavorative in mansioni suppletive rispetto all’attività istituzionale di competenza.

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Consigliamo il nuovissimo VOLUME:

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

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Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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