Extracomunitari ancora fuori dai concorsi pubblici

Fonte: L'Eco di Bergamo

Negli anni scorsi la Cassazione aveva respinto anche il ricorso di un cittadino albanese disabile che aveva chiesto all’amministrazione provinciale di Siena, di “essere iscritto nelle liste riservate ai disabili per l’accesso anche al lavoro presso le pubbliche amministrazioni”. Secondo i giudici questa esclusione non viola la Costituzione, anzi: il requisito della cittadinanza italiana per accedere al lavoro statale, non è “sospettabile di illegittimità costituzionale”, dato che non riguarda l’area dei diritti fondamentali. L’accesso al pubblico impiego e quindi ai concorsi pubblici è riservato ai cittadini italiani, ai cittadini membri dell’Unione Europea e, dal 2007, anche a chi ha ottenuto lo status di rifugiato. La legge non prevede l’accesso invece ai cittadini extracomunitari. Lo sottolinea nuovamente la Cassazione che ha respinto la richiesta di una donna albanese di essere ammessa ad un concorso indetto nel 2011 dal ministero dell’Economia per i lavoratori disabili dei Monopoli di Stato. La Cassazione (sentenza numero 18523 della sezione lavoro) sottolinea come questa conclusione sia necessaria dovendo prendere atto che l’esclusione “è frutto di una scelta politica tutt’ora espressa” dalla legge, “pure nella consapevolezza dell’evoluzione sociale”, della “tendenziale omogeneizzazione a fini giuridici dell’appartenenza ad etnie e cittadinanze” e della “progressiva attenuazione delle rilevanza dell’appartenenza nazionale”. Tuttavia, i giudici rimarcano pure come per gli impieghi pubblici trovi spazio “la valutazione della particolarità e delicatezza delle funzione svolta alle dipendenze dello Stato” e questo vale “in particolare” per il caso del ministero dell’Economia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *