Statali, ferie pagate ma solo in pochi casi

Fonte: Il Messaggero

In caso di evento indipendente dalla volontà del lavoratore del pubblico impiego che cessa dal servizio (come in caso di decesso, malattia, inabilità, congedo obbligatorio per maternità o nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per inidoneità fisica permanente e assoluta) le ferie non godute potranno essere monetizzate. È quanto si legge in un parere del ministero della Funzione pubblica in risposta a una richiesta di chiarimenti arrivata dall’azienda sanitaria San Camillo di Roma. Il decreto sulla spending review dello scorso luglio prevede l’obbligatorietà della fruizione di ferie e permessi nella pubblica amministrazione prima dell’uscita dal lavoro e che in «nessun caso» sia possibile corrispondere trattamenti economici sostitutivi. «La disposizione K spiega però il ministero nel parere pubblicato sul sito K è diretta a colpire gli abusi dovuti all’eccessivo ricorso alla monetizzazione delle ferie non fruite a causa dell’assenza di programmazione e di controlli da parte della dirigenza sulle ferie dei dipendenti». La norma sull’obbligo di godimento delle ferie, spiega il ministero, riguarda le normali situazioni di estinzione del rapporto di lavoro, il licenziamento disciplinare e il mancato superamento della prova.

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