Prime note sul decreto legge 14/2020 in tema di emergenza sanitaria da Coronavirus
Approfondimento di Stefano Simonetti
Numerosissime sono le disposizioni adottate dal Governo in conseguenza dell’emergenza del Coronavirus e molte riguardano il personale delle pubbliche amministrazioni. Tra queste, ovviamente, un rilievo particolare assumono le norme dettate per il personale sanitario visto l’enorme carico di lavoro che è improvvisamente gravato sulle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale. In via generale per tutti i lavoratori pubblici, si possono segnalare gli interventi che favoriscono lo smart working o quelli che trattano delle assenze per malattia. In calce si riporta un riassunto delle disposizioni adottate che comprende anche i due interventi del Dipartimento della Funzione pubblica.
Emergenza sanitaria: le misure principali
Ma è il decreto legge n. 14/2020, entrato in vigore il 10 marzo scorso, a contenere i provvedimenti più sostanziali per acquisire rapidamente il personale necessario a fronteggiare l’emergenza. Queste sono le principali norme:
Art . 1
comma 1 = Le aziende ed enti possono:
- conferire, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi, prorogabili, per:
- esercenti le professioni sanitarie (odontoiatri, veterinari, farmacisti, biologi, fisici, chimici, professioni infermieristiche, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Nella prima bozza del decreto erano previsti anche gli operatori socio-sanitari
- medici specializzandi, iscritti all’ultimo e al penultimo anno di corso delle medesime scuole di specializzazione, anche ove non collocati nelle graduatorie…
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