Segretari comunali, spoils system e … dubbi di costituzionalità

Approfondimento di G. Crepaldi

Il Tribunale ordinario di Brescia, nella sede di giudice del lavoro, con ordinanza 8 settembre 2017, ha manifestato il dubbio che l’attuale normativa sulla nomina e revoca dei segretari comunali e provinciali di cui all’art. 99 TUEL (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli anti locali) non sia conforme al dettato Costituzionale.

Vale la pena ripercorrere brevemente la storia recente (non più di vent’anni) del sistema di affidamento dell’incarico di segretario comunale che si può far cominciare dalle riforme Bassanini e, in particolare, dalla legge 15 maggio 1997 n. 127 (art. 17, commi 70 e 81), che ha introdotto un sistema del tutto inquadrabile in quello definito spoil system, affidandosi al sindaco o presidente la nomina del segretario, tra gli iscritti all’albo, ancorando la durata dell’incarico del segretario al mandato del sindaco o presidente, e, infine, ammettendo la revoca con atto motivato del sindaco o presidente, per grave violazione dei doveri d’ufficio, previa deliberazione della giunta.
Questo assetto, ora trasfuso nell’articolato del TUEL (art. 99), è passato indenne alle note pronunce della Corte costituzionale che hanno indicato i limiti nei quali lo spoil system può ritenersi ammissibile nel nostro ordinamento.

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NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

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Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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