Incentivo delle funzioni tecniche: le indicazioni della Corte dei Conti

Approfondimento di C. Dell'Erba

Le risorse destinate alla incentivazione delle funzioni tecniche devono essere calcolate ai fini della determinazione del fondo per le risorse decentrate. È questa la indicazione ribadita in modo molto netto dalla deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 24/2017. La decorrenza iniziale dell’applicazione delle nuove disposizioni su questa forma di incentivazione va individuata nelle attività svolte a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016. La quota del 20% delle somme previste dall’ente per questa forma di incentivazione nel caso di finanziamenti comunitari non può essere destinata né ad obiettivi di efficienza, né essere aggiunta alla incentivazione del personale. In questa direzione vanno le indicazioni rese dalle sezioni regionali di controllo della magistratura contabile del Piemonte, della Puglia e della Sicilia.

L’inclusione nel tetto del fondo

La sezione autonomie della Corte dei Conti ha giudicato inammissibile la richiesta, avanzata dai giudici contabili liguri, di riesame della propria deliberazione n. 7/2017, con la quale hanno stabilito che gli incentivi per le funzioni tecniche entrano nel tetto del fondo per la contrattazione decentrata.

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NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

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Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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