Comuni e Legge di Bilancio 2024

L’ANCI ha pubblicato la nota, del 30 agosto, trasmessa al Governo per illustrare le principali richieste dei Comuni in relazione alla predisposizione della Legge di Bilancio 2024.

Avviare un confronto per poter approfondire le proposte normative dell’ANCI da inserire nella Legge di Bilancio 2024 “per portare a compimento un percorso di efficienza e soprattutto di rafforzamento utile a dare le risposte ai bisogni crescenti dei nostri cittadini”. Questa, in sintesi, la richiesta che il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, ha fatto pervenire mediante lettera ieri al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al titolare del ministero dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e al Ragioniere dello Stato Biagio Mazzotta.
Allegata alla richiesta di incontro l’Associazione dei Comuni ha inviato una nota riepilogativa sulle principali questioni di interesse per Comuni e Città metropolitane su cui si chiede al governo di “prestare la dovuta attenzione, in una prospettiva di analisi e soluzioni di medio periodo”.

“Come è a tutti noto – si legge nella lettera dell’ANCI – il comparto dei Comuni è, fra i livelli di Governo, il settore che ha contribuito maggiormente negli anni alle politiche di contenimento della spesa, che ha ridotto il proprio personale in un contesto di funzioni crescenti e che ha diligentemente attuato la normativa sul federalismo fiscale”.
“Tutto questo – prosegue il presidente dell’ANCI – ha determinato effetti non sempre positivi per i Comuni”, che i sindaci ritengono debbano essere “corretti urgentemente, come ad esempio la perequazione orizzontale o il crescente numero di Comuni in crisi finanziaria”. E poi “le forti pressioni sui servizi sociali comunali rendono necessarie scelte urgenti sulle politiche abitative e sulla razionalizzazione dei finanziamenti per il welfare”.
Infine, conclude Decaro “il forte impegno sugli investimenti che caratterizza questa fase anche in attuazione del PNRR rende ancor più necessario un quadro di certezze e serenità sul versante delle risorse correnti fortemente erose dall’inflazione”.

Valore stimato dei fondi necessari per venire incontro alle richieste dei Comuni: 945 milioni di euro, articolati in una serie di misure considerate dagli amministratori locali il minimo sindacale per gestire i bilanci del prossimo anno.

>> LA LETTERA

>> LA NOTA RIEPILOGATIVA

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