Il TAR Sardegna (Sez. I), sentenza 29 marzo 2024, n. 242 decide se la violazione dell’obbligo vaccinale da parte del pubblico dipendente contrattualizzato e la conseguente sospensione dal servizio rientra nella giurisdizione ordinaria oppure in quella amministrativa
Sanzioni disciplinari
La Cassazione (Sez. Lavoro), nell'ordinanza n. 5680 del 4 marzo 2024 si è espressa sul caso di una dipendente pubblica che aveva subito una decurtazione della retribuzione e una sanzione disciplinare per essere risultata irreperibile alla visita di controllo del medico INPS
La Cassazione (Sez. Lav.), attraverso la sentenza n. 7267/2024 ha confermato il licenziamento del dipendente per giusta causa
La Cassazione (Sez. Lav.), attraverso la sentenza del 19 marzo 2024, n. 7358 ha affermato che non esiste un obbligo di riapertura del procedimento disciplinare, potendo uno stesso fatto essere considerato irrilevante sotto il profilo penalistico e nel contempo avere una rilevanza disciplinare tale da risultare persino idoneo a giustificare il licenziamento
La Cassazione attraverso l'ordinanza del 19 gennaio 2024, n. 2100 ha confermato la restituzione delle somme percepite illegittimamente e la sanzione disciplinare conservativa irrogata ai dipendenti
Attraverso l'ordinanza n. 36119/2023 la Cassazione, Sezione lavoro, ha stabilito che l’allontanamento del dipendente deve essere arbitrario e non coincide con il momentaneo allontanamento dalla postazione di lavoro, effettuato in violazione delle disposizioni di servizio
Il Consiglio di Stato attraverso la sentenza n. 10177/2023 si è espresso in merito ad un video diffuso su Whatsapp da parte di un dipendente pubblico
Attraverso l'ordinanza n. 35063/2023 la Cassazione ha riformato la sentenza dei giudici di appello che avevano, invece, riconosciuto la perdita di chance e negato le differenze retributive richieste per mancanza della prova a carico del ricorrente
Attraverso la sentenza n. 43841/2023 la Cassazione Penale ha confermato il reato di tentata truffa aggravata a un dipendente di un Ente locale per falsa attestazione di frequenza alle cure termali
La Sezione lavoro della Corte di Cassazione con sentenza n. 20206/2023 ha ribadito che è corretto presumere l’assenza dal servizio se un altro dipendente ha timbrato il cartellino