Tutte le novità sulla TrasparenzAI: la piattaforma per l’autotutela delle Amministrazioni

ANAC annuncia la piattaforma open source TrasparenzAI, ora in funzione

29 Settembre 2025
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L’ANAC, il 19 settembre 2025, ha comunicato che è entrata in funzione la piattaforma open source TrasparenzAI.
La piattaforma, come specificato da ANAC, introduce controlli automatizzati sulle sezioni Amministrazioni Trasparente dei singoli Enti con l’obiettivo di aumentare la trasparenza a vantaggio dei cittadini.
In concreto la piattaforma opera grazie all’adozione di strumenti avanzati di web crawling e web scraping ed analizza direttamente le sezioni “Amministrazione Trasparente” dei siti web e permette di verificare la conformità della struttura ovvero la presenza di tutte le sezioni previste in “Amministrazione Trasparente” dal d.lgs. 33/2013 e s.m.i. Il portale di TrasparenzAI, quindi, con delle infografiche intuitive, fornisce informazioni sulla corrispondenza di ogni sezione e sottosezione di Amministrazione Trasparente alle voci previste dall’albero di AT richiesto da ANAC. Le infografiche indicano le percentuali di corrispondenza per ogni sezione, indicano in colore rosso quelle che non raggiungono il pieno valore di corrispondenza e in verde quelle pienamente conformi. In questo modo, chiunque acceda al portale TrasparenzAI è in grado di valutare in maniera oggettiva e standardizzata se l’organizzazione delle informazioni rispetti i requisiti normativi. Il processo consente quindi di individuare eventuali carenze o difformità, offrendo ad ANAC, alle Amministrazioni e ai cittadini uno strumento di supporto semplice e intuitivo per migliorare la qualità, correttezza e completezza delle informazioni rese disponibili.

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La piattaforma TrasparenzaAI, tuttavia, esercita un controllo solo sulla corrispondenza formale delle sezioni e non entra, invece, nell’esame dei contenuti o della qualità dei dati pubblicati. La piattaforma TrasparenzAI è raggiungibile all’indirizzo https://trasparenzai.anticorruzione.it e dalla Piattaforma Unica della Trasparenza. L’ulteriore piattaforma che fornisce tali riscontri è la Piattaforma Unica della Trasparenza che riunisce banche dati interne all’Autorità e fonti esterne. In particolare, al momento i dati acquisiti su Piattaforma Unica della Trasparenza provengono dalle seguenti fonti: la Banca dati nazionale Anac dei contratti pubblici, la Banca dati dei servizi pubblici locali, i dati sulle attestazioni degli OIV, la banca dati Istat sulla popolazione residente; la Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche del MEF, l’indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi (Indice IPA).
Si segnala, in particolare, che anche sulla Piattaforma Unica della Trasparenza, vengono prodotte infografiche di immediata lettura relative agli esiti delle rilevazioni condotte dagli OIV sulle sezioni di Amministrazione Trasparente. Attualmente vengono riprodotte le infografiche relative alle sezioni “Personale” e “Bandi di Gara e Contratti” come nell’immagine di seguito riportata.

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La piattaforma PUT, quindi, unitamente alla piattaforma TrasparenzAI, consente sia ai cittadini sia alle stesse Amministrazioni di verificare la corrispondenza della propria Amministrazione Trasparenza agli standard invece richiesti dal legislatore e da ANAC. Tale agevole verifica sulle eventuali carenze sia di tipo quantitativo che di tipo qualitativo dei dati e dei documenti pubblicati, deve costituire lo stimolo per agire ed organizzare la propria struttura interna nell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione. D’altronde si ricorda che la corretta trasparenza amministrativa è sempre più oggetto di verifica da parte di Anac, sia con verifiche d’ufficio su segnalazione, sia a seguito degli strumenti di web scraping e web crawling ora implementati, sia con la verifica annuale operata dagli OIV. Non si devono dimenticare, peraltro, le responsabilità e le sanzioni conseguenti alla mancata esecuzione dei compiti relativi alla Trasparenza. Infatti, l’inadempimento può comportare responsabilità disciplinare, dirigenziale e amministrativa (art. 46 del D.Lgs. n. 33 del 2013), nonché l’applicazione di sanzioni amministrative, di pubblicazione del provvedimento (art. 47 D.Lgs. n. 33 del 2013) e mancato trasferimento di risorse a favore di enti e organismi (art. 22 e 28 D.Lgs. n. 33 del 2013). Le sanzioni riguardano tutti i soggetti che sono tenuti a contribuire agli adempimenti e quindi, non solo il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per le sue attribuzioni specifiche, ma anche i dirigenti e gli organi politici che debbono fornire i dati per realizzare la pubblicazione.
L’art. 46 del D.Lgs. 33/2013, rubricato “Responsabilità derivante dalla violazione delle disposizioni in materia di obblighi di pubblicazione e di accesso civico”, dispone che “L’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente […]costituiscono elemento di valutazione negativa della responsabilità dirigenziale a cui applicare la sanzione di cui all’articolo 47, comma 1-bis (da 500 a 10.000 euro n.d.r.), ed eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione, valutata ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. Il responsabile non risponde dell’inadempimento degli obblighi di cui al comma 1 se prova che tale inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile”.
Maggioli Entionline, attraverso il team di supporto e consulenza, ha predisposto uno specifico servizio che consente agli Enti di essere costantemente in regola con gli obblighi di pubblicazione.

>> Per informazioni: servizi@entionline.it – 030/2531939.

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