Il danno all’immagine della p.a.: evoluzione e ultime novità

G. Crepaldi (www.ilpersonale.it 28/5/2014)

La possibilità di condannare il dipendente al risarcimento del danno all’immagine, qualificato dalla Corte dei conti come “pregiudizio non patrimoniale, ma suscettibile di valutazione economica, consistente nella perdita o diminuzione del prestigio, del buon nome dell’autorevolezza e della credibilità sociale della p.a. danneggiata” ha subito una forte limitazione ad opera del Lodo Bernardo (art. 17, comma 30-ter, legge n. 102/2009).
In base a questa norma le procure della Corte dei conti esercitano l’azione per il risarcimento del danno all’immagine nei soli casi in cui sia stato commesso un delitto contro la p.a. e non anche in presenza di condotte non delittuose altrettanto gravi ovvero in presenza di reati diversi da quelli espressamente indicati.

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