Un gradito ritorno: il patteggiamento disciplinare

Approfondimento di R. Squeglia

Il CCNL per il comparto funzioni centrali, della cui sottoscrizione la presente Rivista ha dato tempestivamente notizia, sebbene non direttamente applicabile al comparto degli enti locali, riveste comunque un significativo rilievo quanto alla linea di indirizzo della contrattazione anche per il comparto che più da vicino interessa i lettori.

Nella corposa sezione dedicata al potere disciplinare, merita immediata attenzione la norma (nella sezione rubricata “norme disciplinari” è indicata come art. 12) che segna, al contempo, un ritorno al passato ma anche un significativo passo in avanti per quanto concerne l’efficacia dell’azione disciplinare in mano pubblica: la reintroduzione del cosiddetto patteggiamento disciplinare, ridenominato dal nuovo CCNL determinazione concordata della sanzione”.

Tale istituto, già regolato dal D. Lgs. n. 29/1993 e successivamente dal D. Lgs. n. 165/2001, era stato espunto dall’ordinamento, non essendo stata data esecuzione al novellato art. 55 comma 3 del D. Lgs. n. 165/2001 come modificato dal D. Lgs. n. 150/2009, che riservava la disciplina dell’istituto alla contrattazione collettiva, limitando l’autonomia degli agenti contrattuali in materia dettando specifici criteri di “delega”, cui avrebbe dovuto attenersi la disciplina contrattuale dell’istituto, così schematizzabili:

  1. facoltatività della procedura conciliativa;
  2. esclusione delle ipotesi punibili con sanzione espulsiva
  3. termine massimo di trenta giorni
  4. sospensione dei termini procedimentali nelle more dell’espletamento della procedura conciliativa
  5. inoppugnabilità della sanzione concordata tra le parti.

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NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

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Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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