Tavolo sui contratti del pubblico impiego

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presieduto, nella giornata di ieri a Palazzo Chigi, il Tavolo sui contratti del pubblico impiego.  “Il Governo ha trovato 100 milioni per il 2020 e 100 per il 2021 ma siamo molto lontani dall’avere le risorse necessarie a rinnovare il contratto dei dipendenti pubblici”. Ad affermarlo la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine del tavolo a Palazzo Chigi al quale hanno preso parte, per l’esecutivo, oltre al presidente del Consiglio, i ministri dell’Economia, Gualtieri, della Funzione pubblica Dadone, il viceministro dell’Istruzione, Ascani ed il sottosegretario al Lavoro Di Piazza. Per i sindacati, oltre alle categorie del Pubblico impiego, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Landini, Furlan e Barbagallo.
In questi anni se c’è stato un settore fortemente penalizzato dalle manovre è stata la Pubblica amministrazione che ha subito i tagli più feroci. Il tavolo è ancora aperto – ha spiegato Furlan – ma il nodo vero sono le risorse”. L’incontro è stato quindi “interlocutorio”: “il Governo ha mostrato la disponibilità a riflettere insieme ai sindacati sul ruolo della Pubblica Amministrazione, ma quello che manca – ha insistito – sono i soldi”. Nessuna soluzione – ha poi aggiunto Furlan – è stata indicata per i “370 mila precari della PA”.

Tavolo contratti pubblico impiego

“È stato un incontro che ha introdotto qualche novità: il Governo ha annunciato la disponibilità ad aumentare le cifre per il rinnovo dei contratti pubblici“. Queste invece le dichiarazioni a caldo del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo l’incontro con il presidente del Consiglio sul tema della Pubblica Amministrazione. “Consideriamo questo un fatto positivo – aggiunge -, anche se non ancora sufficiente per poter andare sulla strada della difesa e del rilancio del potere d’acquisto”.
Il sindacalista quindi prosegue: “Abbiamo indicato la necessità, e su questo c’è stato impegno dei ministri presenti, di aprire un confronto e un tavolo per definire un accordo quadro in grado di ragionare non solo sul rinnovo dei contratti, ma anche su un sistema delle relazioni sindacali che sviluppi la contrattazione di secondo livello anche nel pubblico impiego”.

Il punto di vista dei sindacati

Il confronto con il Governo nel frattempo prosegue. “Domani (oggi 10 dicembre, ndr) avremo un altro incontro alle 15,30 sul problema degli investimenti e delle politiche industriali e del Mezzogiorno. Il Governo ha riconfermato che successivamente si apriranno i tavoli specifici sia sulla riforma fiscale sia sulla revisione delle pensioni“.
Presto, dunque, si avvierà il confronto su fisco e previdenza. È necessario “produrre risposte molto concrete”, secondo Landini, e “risultati che già all’inizio dell’anno devono essere sanciti, ovvero per marzo-aprile prima del Def”. I sindacati aspettano di vedere l’esito dei tavoli: “I nostri obiettivi sono la revisione della legge Fornero, l’abbassamento del cuneo fiscale e la lotta all’evasione”, prosegue il segretario. “Nei prossimi giorni verranno fissate le date dei tavoli, se non ci saranno le risposte – infine – siamo intenzionati a sostenere le nostre richieste con tutti gli strumenti che l’azione sindacale indica”.

 

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