La Corte di Cassazione, (Sez. Lav.), con la sentenza del 3 aprile 2024 n. 8745 ribadisce il principio consolidato secondo cui il potere disciplinare nel rapporto di lavoro non può essere esercitato più volte per lo stesso fatto, anche se la prima sanzione è di entità minore rispetto a quella successiva. Questo principio si applica anche nel caso in cui siano emerse nuove circostanze, compresa una condanna penale successiva
Procedimento disciplinare
Il TAR Lazio, con sentenza n. 19082 del 18 dicembre 2023, ha previsto che non possano essere resi noti i nomi dei colleghi soggetti al procedimento disciplinare, sebbene archiviato, sulla base di informazioni di presunte condotte irregolari poi rivelatesi infondate
La Cassazione, Sezione lavoro, attraverso la sentenza del 18 gennaio 2024, n. 1931 ha rigettato il ricorso di una dipendente licenziata per giusta causa
La Cassazione attraverso l'ordinanza n. 1016/2024 ha respinto il ricorso di un dipendente avverso i vizi formali da lui indicati nel procedimento disciplinare di cui è stato destinatario
I procedimenti penali per dipendenti comandati vanno comunicati subito all’Ente di servizio, è quanto ha sottolineato l'ANAC con Atto del Presidente del 21 novembre 2023, in un parere richiesto da un Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza (Rpct) di una regione autonoma
La Cassazione (ordinanza n. 33382/2023) ha affermato che una segnalazione o un esposto pervenuto all’Ente non ha rilevanza per la decorrenza del termine per l’attivazione e conclusione del procedimento disciplinare
Il Consiglio di Stato, sentenza 8 agosto 2023, n. 7695, ha stabilito che anche se il procedimento disciplinare sia stato definito quando l’accesso del dipendente incolpato è stato azionato ciò non incide sull’interesse all’accesso
La Corte di Cassazione, sez. Lav., con sentenza del 9 marzo 2023, n.7029 interviene su un caso di giusta causa di licenziamento del dipendente che ha rivolto ad una collega frasi offensive aventi ad oggetto il suo orientamento sessuale davanti ai clienti
Il termine per l’avvio del procedimento disciplinare al dipendente assume rilievo esclusivamente il momento in cui l'ufficio competente abbia acquisito una "notizia di infrazione" di contenuto tale da consentire allo stesso di dare, in modo corretto, l'avvio al procedimento mediante la contestazione
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3920 del 9 febbraio 2023, ha affermato che la sospensione cautelare perde efficacia se per il fatto delittuoso imputato al dipendente è successivamente pronunciata sentenza di proscioglimento o di assoluzione, anche non definitiva, derivandone a carico dell’amministrazione l’obbligo di assumere le determinazioni consequenziali