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Il personale degli enti locali nel conto annuale
Diminuzione del personale in servizio, in particolare a tempo indeterminato; riduzione ancora più elevata nel ricorso agli incarichi di co.co.co.; calo assai elevato del numero dei lavoratori socialmente utili. Sono queste le principali tendenze che emergono dal conto annuale del personale del 2015

Diminuzione del personale in servizio, in particolare a tempo indeterminato più marcata che nel complesso del pubblico impiego; riduzione ancora più elevata nel ricorso agli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa; calo assai elevato del numero dei lavoratori socialmente utili e permanenza di una marcata forbice negativa nel trattamento economico rispetto ai dati medi del pubblico impiego. Sono queste le principali tendenze che emergono dal conto annuale del personale del 2015 i cui esiti sono stati resi noti dalla Ragioneria Generale dello Stato nei giorni scorsi per il comparto regioni ed enti locali.
Tali dati mettono in evidenza una condizione di maggiore razionalizzazione nella utilizzazione del personale che si è registrata in tale comparto e segnalano la persistenza di una condizione di marcata sperequazione in termini di trattamento economico in godimento.

IL PERSONALE IN SERVIZIO

Il personale in servizio nel comparto regioni ed enti locali è calato nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2007 del 10,7%; mentre nel pubblico impiego esso è diminuito del 6,9%, quindi con una differenza percentuale di ben il 3,8%. In valore assoluto la diminuzione del personale in servizio a tempo indeterminato nel comparto regioni è stato di ben 55.388 unità: nel 2015 il numero dei dipendenti di questo comparto era pari a 460.348 unità, mentre nel 2007 essi erano 515.736. Occorre ricordare che alla fine dello scorso millennio il numero di tali dipendenti superava le 600.000 unità. Si deve aggiungere che la diminuzione di personale si è realizzata a, per lo meno, invarianza di compiti assegnati agli enti locali, siamo quindi nell’ambito di misure di razionalizzazione della organizzazione.
Occorre sottolineare il forte calo che si è registrato nel 2015 rispetto al 2014: ben il 3,9% in un solo anno, in valore assoluto ben 18.702 dipendenti in meno. Negli anni precedenti i valori percentuali delle riduzioni erano ben minori. Solo per restare nel triennio precedente abbiamo infatti i seguenti dati: 2014 rispetto al 2013 – 1%; 2013 rispetto al 2012 -1,2% e 2012 rispetto al 2011 – 2,6%.
La diminuzione è ancora più marcata tra i dipendenti a tempo indeterminato: la differenza tra il 2015 ed il 2007 registra infatti nel comparto regioni ed enti locali un saldo negativo dello 11,6% e quella tra il 2015 ed il 2014 segna una diminuzione del 4%, diminuzione che è la maggiore rispetto a quelle registrate nello stesso comparto negli anni precedenti.
E’ evidente che una parte significativa della riduzione del personale del comparto regioni ed enti locali, soprattutto nel confronto tra il 2015 ed il 2014, è dovuta alle scelte contenute nella legge di stabilità del 2015 che ha portato alla drastica diminuzione dei dipendenti degli enti di area vasta, per i quali ricordiamo essere stata prevista in tale disposizione la riduzione della spesa del 50% rispetto a quella sostenuta per il personale in servizio alla data di entrata in vigore della legge n. 56/2014, cd riforma Del Rio.
Le anticipazioni per il 2016 elaborate dalla stessa Ragioneria Generale dello Stato evidenziano che tra il mese di settembre di tale anno ed il dicembre del 2015 il personale dipendente dei comuni dovrebbe essere diminuito dello 1,84%. Nel mese di settembre 2016 il numero dei dipendenti dei comuni viene stimato in 359.521 unità.

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Leggi la notizia Conto annuale 2015 sul pubblico impiego: disponibili i risultati

 

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