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Riforma Madia: parere del Consiglio di Stato sulla sentenza della Corte Costituzionale
Il Consiglio di Stato ha pubblicato il parere relativo all'illegittimità della legge delega della Riforma Madia come dichiarato dalla sentenza n. 251 della Corte costituzionale.

Il Consiglio di Stato ha pubblicato il parere relativo all’illegittimità della legge delega della Riforma Madia come dichiarato dalla sentenza  n. 251 della Corte costituzionale.
Il parere risponde al quesito posto dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione sulle modalità di attuazione della sentenza 25 novembre 2016, n. 251.

La Consulta aveva infatti dichiarato incostituzionale la riforma della Pubblica Amministrazione (legge n. 124/2015), nella parte in cui la delega aveva previsto solo il “parere” e non l’intesa con le Regioni per cinque decreti legislativi di attuazione (servizi pubblici, dirigenza, dirigenza sanitaria, licenziamento disciplinare, società partecipate). I primi due decreti legislativi non sono stati più adottati, gli altri tre erano già in vigore al momento della sentenza della Consulta.

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Il comunicato stampa redatto dalla Corte Costituzionale segnala, con riferimento alla riforma della dirigenza, l’importanza di intervenire anche per i settori per i quali la delega è scaduta (dirigenza e servizi pubblici), anche “per non far perdere slancio riformatore all’intero disegno: i decreti legislativi interessati dalla sentenza costituiscono, infatti, non soltanto misure di grande rilievo di per sé, ma anche elementi di una riforma complessiva, che risulterebbe meno incisiva se limitata ad alcuni settori”.

Nel merito, si indicano al Governo le modalità con cui attuare la sentenza della Corte senza far venir meno le riforme già adottate, affermando:

Il parere, infine, segnala l’importanza di intervenire anche per i settori per i quali la delega è scaduta (dirigenza e servizi pubblici). Un percorso possibile è quello di una nuova delega, ma non è l’unico (ad esempio, è ipotizzabile anche un disegno di legge governativo avente, almeno in parte, il contenuto del decreto delegato che andrebbe a sostituire).

CONSULTA IL PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO 17 gennaio 2017, n. 83


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